Guerra in Ucraina, la Russia non ritira le truppe, ma le riposiziona. Zelensky ha allontanato due generali accusati di tradimento
Secondo quanto dichiarato a Bruxelles dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, la Russia non sta ritirando le sue truppe dalle città dell’Ucraina, ma riposizionando.
“Secondo la nostra intelligence – ha affermato Stoltenberg – le unità russe non si stanno ritirando, ma riposizionando. La Russia sta cercando di raggrupparsi, rifornirsi e rafforzare la sua offensiva nella regione del Donbass”.
Inoltre, secondo Stoltenberg, “la Russia mantiene la sua pressione su Kiev e altre città. Dunque possiamo aspettarci altre azioni offensive, che porteranno anche più sofferenza”. Poi ha aggiunto: “finora non abbiamo visto alcun reale cambiamento negli obiettivi principali della Russia, quindi dobbiamo continuare a sostenere Kiev. Dobbiamo continuare a fornire armi all’Ucraina finché sarà necessario è estremamente importante, stanno combattendo una guerra per la democrazia”.
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Inoltre, il presidente ucraino Zelelnsky ha dichiarato di aver allontanato due generali considerato traditori: “Oggi è stata presa un’altra decisione riguardante gli anti eroi – ha detto Zelensky -. Adesso non ho tempo di trattare con tutti questi traditori, ma gradualmente saranno puniti“. I generali degradati, spiege l’Adnkronos, “sono l’ex capo del dipartimento principale del servizio di sicurezza interno (Sbu), Naumov Andriy Olehovych, e l’ex capo del servizio di sicurezza nella regione di Kherson, Serhiy Oleksandrovych”.
“Questi militari che non hanno deciso dov’è la loro madrepatria – ha detto ancora Zelelnsky -, che hanno violato il giuramento di fedeltà al popolo ucraino per la protezione dello Stato, della sua libertà e indipendenza, verranno inevitabilmente privati del loro grado militare”.