La Russia accusa Kiev di aver colpito un deposito di petrolio in territorio russo, ma dai vertici ucraini nessuna dichiarazione
Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha denunciato un attacco ad un deposito di petrolio in territorio russo. Per il governatore l’azione sarebbe stata compiuta da due elicotteri delle forze armate dell’Ucraina. Dall’attacco è scaturito un grande incendio.
Secondo il governatore non ci sarebbero problemi di approvvigionamento di carburante nelle stazioni di servizio. Scrive su Telegram: «La situazione è stabile. Non c’è stata carenza di carburante, non c’è e non ci sarà», ha scritto, ribadendo che «non ci sono state vittime».
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Nonostante tutto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riporta il Guardian, i colloqui di pace devono continuare. L’Ucraina ha mostrato «molta più comprensione» sulla Crimea e il Donbass, dice Lavrov, ma l’ultimo attacco a Belgorod, peserà sui colloqui. L
A dirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca ritiene le forze di Kiev responsabili dell’attacco. Si tratterebbe del primo attacco ucraino sul suolo russo dall’inizio del conflitto, ma Kiev non ha confermato.