Ucraina, morti a Bucha e fosse comuni con segni di tortura sui corpi: Zelensky: “Sì, questo è un genocidio”
Non usa giri di parole il presidente dell’Ucraina Zelensky, che definisce le azioni dei soldati russi nel suo paese “un genocidio”. In una intervista alla Cbs, Zelensky ha detto: “Sì, questo è un genocidio. L’eliminazione dell’intera Nazione e del popolo. Abbiamo più di 100 nazionalità. Si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità”.
Ha poi detto: “Sulla nostra terra c’è stato il male assoluto: assassini, boia, stupratori e saccheggiatori che si definiscono un esercito”.
Continua Zelensky. “Vorrei che ogni madre russa vedesse i corpi delle persone uccise a Bucha, Irpin, Hostomel. Cosa hanno fatto quelle persone ai russi? Perché torturavano dei semplici civili in una città pacifica? Come si può stuprare e uccidere le donne davanti agli occhi dei loro figli”.
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Il discorso di Zelensky continua rivolgendosi alle madri russe: “Cosa ha fatto alla Russia la città ucraina Bucha? Come è diventato possibile tutto ciò? Madri russe, anche se voi avete cresciuto dei saccheggiatori, come è che sono diventati anche dei boia? Voi non potevate non sapere che i vostri figli non hanno anima, non hanno cuore. Loro hanno ucciso consapevolmente”.
Il ministro degli esteri ucraina Kuleba ha detto: “Il massacro di Bucha è un atto deliberato, i russi vogliono eliminare più ucraini che possono”. Ha poi aggiunto: “Urge che la Corte penale internazionale ed altre organizzazioni inviino missioni a Bucha e nelle altre città e villaggi liberati della regione di Kiev per lavorare con la polizia ucraina nella raccolta di ogni possibile evidenza dei crimini di guerra russi”.
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