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Verona, bimbe uccise. Ritrovato nell’Adige il corpo della madre

Verona, bimbe uccise. Ritrovato nell’Adige il corpo della madre. Il padre delle bambine chiede verità sull’accaduto

E’ stato ritrovato senza vita nel fiume Adige il corpo della donna, che a Verona ha ucciso le due figliolette ospiti di una casa di accoglienza. Secondo il referto dell’autopsia, le bimbe sono morte per “soffocamento meccanico violento”, probabilmente soffocate con un cuscino.

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, la donna dopo aver ucciso le bambine, è fuggita dalla struttura che le ospitava attraverso la finestra della loro stanza. Subito le ricerche hanno condotto gli investigatori a cercare nei pressi del fiume Adige, che scorre non molto lontano dalla struttura. Prima il rinvenimento di alcuni indumenti della donna, poi a circa 300 m da questi, anche quello del corpo della donna.

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Non si conoscono le cause precise che hanno indotto la donna al folle gesto, ma il marito racconta al Corriere della Sera: «Mia moglie era sempre stata una buona mamma. Ma la verità è che aveva dei problemi mentali, per questo avevo suggerito agli assistenti sociali di affiancarle uno psicologo». Disperato, l’uomo ora chiede verità: «Voglio che mi dicano la verità, voglio sapere come sono morte le mie bambine e perché è stato possibile che accadesse tutto questo».

Intanto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha raccontato – come riporta Tgcom 24 – ciò che è accaduto quella mattina: “La signora ha riferito che le due figlie erano indisposte e ha chiesto un farmaco antinfluenzale. Trascorso un po’ di tempo l’operatrice è entrata in camere ed ha visto le bambine a letto che sembravano dormire, la luce accesa nel bagno. Per questo ha pensato che la madre si trovasse all’interno del bagno ed è uscita dalla stanza. Trascorsa una decina di minuti l’operatrice è tornata nella camera, è entrata in bagno e si è resa conto che non c’era nessuno. A quel punto è andata a controllare le due bimbe facendo la terribile scoperta. Erano già prive di vita. La finestra del bagno era aperta e quindi la madre sicuramente si è allontanata da lì“.

Fonte immagine: https://twitter.com/Carabinieri/status/1448257207787790337/photo/1

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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