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Che tristezza vedere i ragazzi perdere l’emozione dell’ultimo giorno di scuola

Care lettrici, cari lettori,

se c’è una cosa che mi intristisce è che i nostri ragazzi in questi giorni non potranno godersi l’ultimo giorno di scuola.

Ognuno di noi si porta dentro i profumi, i colori di quel giorno. Ve lo ricordate? L’euforia che ti prendeva quando suonava la campanella dell’ultima ora all’ultimo giorno di scuola era contagiosa. Si urlava, si correva per i corridoi fuori all’aula per attraversare di corsa i cancelli… era il segnale che le vacanze sarebbero finalmente cominciate.

A volte si organizzava un rinfresco, a volte una festa nel giardino dei compagni più ricchi, a volte si usciva in pizzeria tutti insieme e ci si sentiva grandi. La mattina dell’ultimo giorno di scuola davanti all’armadio si sceglievano i pantaloni, le magliette più belle con cura, sapendo che quello sarebbe stato un giorno speciale. Dopo qualche giorno, tutti a vedere i cartelloni fuori dalla scuola, con il batticuore, sperando che sulla linea del nostro nome e cognome non ci fossero numeri scritti in rosso, che ci avrebbero condannati agli esami di riparazione o addirittura alla bocciatura. E poi, subito dopo aver scorto il nostro nome, si andava a sbirciare i voti degli altri compagni, si faceva il conto di quanti fossero i bocciati e i rimandati e si correva al telefono a gettoni a commentare in un rapido tam tam i risultati.

È brutto pensare che tutti questi ricordi i nostri figli, i nostri nipoti non li avranno più, perché fanno parte di noi, del nostro vissuto e a non averli si perde qualcosa.

In questo clima di malinconia, mi ha strappato il sorriso Nicola, il figlio di un mio carissimo amico. Lui ha quindici anni e frequenta con scarso successo il liceo classico. L’altra sera, commentando a cena la riapertura delle scuole a settembre con le disposizioni di nuove regole, parlando delle distanze sociali che saranno applicate anche ai banchi di scuola, il viso di Nicola si è rabbuiato.

<<Lo so, non deve essere divertente non potere avere più il compagno di banco>>, gli ho fatto notare. Lui mi ha guardato e mi ha detto <<Ma a me non me ne frega niente del compagno di banco. Mi chiedo solo come fare a copiare>>.

Benedetta gioventù… Alla prossima!.

admindaily

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