Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 24 aprile in un click. Il caso Navalny e i fatti di cronaca
Oggi, mercoledì 14 aprile, si riaccende il caso Navalny dopo la notizia della sospensione del parroco che tenne il funerale del dissidente russo. In Italia, invece, si registrano diversi casi di cronaca, tra cui la caduta di calcinacci dal campanile di Venezia e la morte di un uomo nel brindisino in un incendio.
Russia, sospeso il sacerdote che ha celebrato i funerali di Navalny
Secondo il sito d’opposizione russa Meduza, il patriarca Kirill ha decretato la sospensione del sacerdote Dmitry Safronov, della Chiesa dell’Intercessione della Santa Vergine sulla collina di Lyschikova a Mosca, il quale celebrò i funerali di Navalny. Al sacerdote “è ora vietato impartire benedizioni, indossare la tonaca e portare la croce sacerdotale della chiesa fino al 2027”, quando il suo futuro religioso sarà valutato. Sul sito web del Patriarcato di Mosca della Chiesa ortodossa è stata annunciata la decisione del patriarca, sottolineando che Safronov è stato degradato a una carica inferiore e da ora presterà servizio nella chiesa di San Pimen il Grande a Nove Vorotnik, a Mosca. Dopo i tre anni “verrà presa una decisione sulla possibilità del suo ulteriore servizio sacerdotale”.
Venezia, calcinacci dal campanile. Ecco le cause
Alcuni pezzi di cemento armato si sono staccati dalla cima del campanile di San Marco, a Venezia. Fortunatamente, non ci sono stati feriti e il campanile è stato chiuso al pubblico per precauzione. I detriti caduti risalgono al 1902, quando furono utilizzati nella ricostruzione del campanile dopo il crollo dello stesso anni. Le autorità stanno indagando sulla causa del distacco e sui possibili rischi per la struttura del campanile. “Non ci sono pericoli immediati o a medio termine – ha riferito l’architetto Mario Piana, proto della Procuratoria di San Marco – ma vogliamo raccogliere tutte le informazioni necessarie per progettare un intervento di consolidamento che metta al sicuro per altri 100 anni quel cemento armato realizzato all’inizio del Novecento”.
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Brindisino, uomo di 66 anni muore nell’esplosione di una bombola di gas
Un uomo di 66 anni, Cosimo Guarini, è morto questa mattina nella sua casa di Carovigno, in provincia di Brindisi, a causa dell’esplosione di una bombola di gas. Lo scoppio ha provocato il crollo del solaio della camera da letto dell’appartamento al primo piano dell’edificio, dove si trovava l’uomo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo dalle macerie, i carabinieri e la polizia locale. Le cause dell’esplosione sono ancora in corso di accertamento, ma si ipotizza una fuga di gas dalla bombola di una stufa. Guarini viveva solo nell’appartamento.