Cospito resta al 41 bis, la Cassazione ha respinto il ricorso. Dall’ospedale Cospito fa sapere di aver rinunciato agli integratori
La Corte di Cassazione ha respinto il ricordo presentato da Cospito per chiedere la revoca del “carcere duro”. Quindi l’anarchico Alfredo Cospito resta al 41 bis. Il carcere duro era stato determinato da una sentenza secondo cui sussisteva il pericolo che i militanti in libertà si muovessero secondo le sue indicazioni. Tale decisione è stata confermata ora dalla Cassazione, secondo cui non ci sono vizi in quel verdetto, e che dunque Cospito deve restare “41 bis”.
Alla notizia in piazza Cavour di fronte la sede della Cassazione gruppi di manifestanti hanno urlato «assassini» e slogan come «Saranno responsabili di tutto quello che succederà».
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Alfredo Cospito dall’ospedale ha annunciato di non voler più prendere gli integratori e di essere convinto che morirà «presto». Ha poi aggiunto: «Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta contro il carcere duro». Per la difesa di Cospito la decisione della Cassazione equivale ad una «condanna a morte»