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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 17 maggio in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 17 maggio in un click. Mattarella sulla guerra a Gaza e la cronaca

La mattinata si è aperta con le dichiarazioni di Mattarella sulla guerra a Gaza. Poi è proseguita con i fatti di cronaca e il maltempo nel Nord Italia.

Mattarella sulla guerra a Gaza

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presenziato alla XI edizione della Giornata del Laureato nell’Aula Magna della Sapienza, Università di Roma. Dopo i saluti della Rettrice Antonella Polimeni e l’introduzione di Eugenio Gaudio, Presidente della Fondazione Roma Sapienza, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera e laureato illustre dell’Ateneo, ha svolto una Lectio brevis. Al termine degli interventi, ha preso la parola il Capo dello Stato. Interrogato sulla guerra a Gaza, ha detto Mattarella:

La condizione, la questione della pace in Medio Oriente, del diritto all’esistenza in sicurezza di Israele, dei diritti del popolo palestinese e, tra questi diritti, quello di avere uno Stato in cui riconoscersi, è una questione che la comunità internazionale avverte con grande preoccupazione. E non da oggi. E non soltanto da quando l’assassinio di tante persone inermi ad opera di Hamas ha innescato una spirale di spaventosa violenza. Quel che penso su quanto avviene a Gaza l’ho detto pubblicamente, e non in circostanze fortuite o informali, ma in occasioni pienamente significative, come nell’intervento che ho fatto, otto giorni fa, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. O con la lettera che, l’altro ieri, ho inviato per la festa di quella Repubblica, al Presidente della Repubblica di Israele, anche reiterando la richiesta di un immediato cessate il fuoco. Tutto quel che riguarda la dignità delle persone – di ogni persona – la loro libertà, l’esigenza di rispettare il diritto umanitario è indicato nella nostra Costituzione ed è quindi doveroso per la Repubblica italiana. Questo vale in ogni direzione. Questo criterio vale per le popolazioni civili, tra cui i bambini, anziani. Come per Gaza, come per il popolo palestinese, con migliaia di vittime, con molti orfani, con un gran numero di persone senza casa. Vale per i ragazzi e le ragazze uccise e stuprate mentre ascoltavano musica in un rave, il 7 ottobre dell’anno passato in Israele. Vale pensando anche ai bambini sgozzati quel giorno. Vale per il rapper condannato all’impiccagione perché ha diffuso una canzone sgradita al regime del suo Paese, l’Iran. Vale per Mahsa Amini e per tante ragazze iraniane che, dopo di lei, sono state incarcerate, torturate, sovente uccise, per il rifiuto di indossare il velo, o perché non lo indossavano bene. Vale per le ragazze cui è proibito frequentare l’università e addirittura la scuola, come avviene in Afghanistan. Per la nostra Repubblica, tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate. Tutte, ovunque, sempre. Perché la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati, a seconda delle relazioni internazionali tra parti politiche o movimenti. Questa consapevolezza viene avvertita fortemente nelle università e in chi le frequenta, perché ne costituisce patrimonio, perché da un millennio le università sono la sede – come ricordava poc’anzi la Rettrice – del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere. Sempre in collegamento al di sopra dei confini degli Stati, sempre in collegamento con gli Atenei di ogni parte del mondo. La libertà, la pace e i diritti umani passano attraverso il dialogo, attraverso il confronto, attraverso la libera circolazione del loro valore, contro la violenza e contro l’odio che, diffondendosi, conducono a esiti raccapriccianti. Come ieri è avvenuto in Slovacchia. Il potere, quello peggiore, desidera che le università del proprio Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con gli Atenei di altri Paesi, perché questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare le università, di comprimerne il livello culturale, di comprimere la cultura e di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà. Ribadisco l’auspicio del dialogo in ogni ambito nel nostro Paese, tra le diverse componenti sociali e le Istituzioni; e nell’ambito accademico, tra le varie componenti dell’università, nel reciproco rispetto con attenzione particolare – vorrei segnalare – a tutto ciò che attiene all’effettività del diritto allo studio. Senza che alcuno ritenga di poter esigere di imporre valutazioni o decisioni ma nel rispetto delle altrui opinioni. Perché in questo rispetto risiede la libertà.

Maltempo in Veneto. le parole di Zaia

“Sono al lavoro da stanotte tecnici ed operai per ripristinare l’argine del Muson crollato a Camposampiero (Padova) per l’effetto della portata del torrente. Il fiume è esondato in argine sinistro, mentre fortunatamente l’abitato si trova a destra. I danni sono però ingenti anche nei territorio più a valle”, ha dichiarato Zaia su Facebook in seguito all’ondata di maltempo che sta colpendo il Veneto. “In questa situazione drammatica, la più importante come volume di pioggia dal 2010, possiamo dire che l’efficienza della macchina, insieme alle opere infrastrutturali, ai bacini di laminazione, alle diaframmature degli argini e ai 2.500 cantieri da noi aperti per la difesa idrogeologica, ci hanno permesso di evitare il peggio. Si tratta di opere spesso realizzate in silenzio, ma che in questi eventi dimostrano la loro efficacia. Perchè, come dico sempre, è preferibile spendere in cantieri che per risarcire i danni!”, ha aggiunto.

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Uomo ucciso a Rouen dopo aver tentato di incendiare una sinagoga

Un uomo è stato ucciso dalla polizia a Rouen, in Francia, dopo aver tentato di incendiare una sinagoga. L’incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 10:00, quando l’uomo ha lanciato delle bombe molotov contro la sinagoga di Neho Shalom. Secondo le forze dell’ordine, l’uomo era armato anche di un coltello e si è comportato in modo minaccioso verso gli agenti intervenuti. La polizia ha sparato e lo ha ucciso. Non sono stati feriti altri cittadini. Al momento, le autorità stanno indagando sul movente dell’aggressione. Non è ancora chiaro se l’uomo fosse solo o se avesse dei complici.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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