Scampia, madre e figlio costretti da un clan a lasciare la propria casa per poi destinarla ad un’altra famiglia
Due uomini, di 39 e 25 anni, sono stati arrestati a Scampia con l’accusa di estorsione e lesioni aggravate dal metodo camorristico. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due uomini erano degli emissari di un clan locale, inviati per costringere un 27enne e la madre anziana a lasciare l’appartamento in cui vivevano e che gli era stato legalmente assegnato.
Con la promessa della cancellazione di un debito, al 27enne – che all’epoca dei fatti era agli arresti domiciliari – era stato più volte intimato di lasciare la casa, che successivamente sarebbe stata assegnata ad un’altra famiglia indicata dal clan.
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In una occasione, il 27enne è stato anche costretto a consegnare le chiavi e a sgomberare l’abitazione. Le indagini, condotte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Dda di Napoli, hanno portato all’arresto dei due uomini. Il 39enne è detenuto presso la casa circondariale di Poggioreale, mentre il 25enne è stato portato in carcere a Secondigliano.