Damiano Bologna è morto dopo 15 giorni di agonia. E’ stato aggredito perché stava proteggendo un’amica dal suo stalker
Era intervenuto per difendere una sua amica da uno stalker Damiano Bologna, che lo scorso 13 novembre, divenendo oggetto di un pestaggio violentissimo.
Damiano, 50 anni di Canosa di Puglia, era in compagnia dell’amica nella piazza cittadina, quando l’aggressore si è avvicinato. Ne è nato un alterco, sfociato poi in una rissa. L’aggressore armato di una mazza di ferro ha colpito ripetutamente Damiano Bologna. Particolarmente violenti i colpi alla testa.
L’uomo, trasportato d’urgenza all’ospedale di Andria, ha trascorso 15 giorni in rianimazione. Purtroppo, le sue condizioni sono risultate subito gravi e nonostante si sperasse in un miglioramento, Bologna non ha più ripreso conoscenza, fino alla morte.
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L’aggressore era fuggito, ma è stato prontamente individuato e fermato. Predisposti per lui gli arresti domiciliari. In sindaco di Canosa ha commentato l’accaduto: “L’esempio di coraggio di chi è intervenuto in difesa di una donna si è trasformato in tragedia e purtroppo Canosa piange una giovane vita spezzata da un gesto di brutale violenza che si fa fatica a comprendere ma che dobbiamo unanimemente condannare. E’ necessario che la Città si fermi a riflettere sull’accaduto, un atto lontano dalla cultura e dal vivere civile della nostra comunità”.
E conclude: “In questo giorno così triste esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e, per il giorno delle esequie, ho disposto la proclamazione del lutto cittadino affinché tutta la Città si unisca idealmente al dolore dei suoi familiari“.