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Covid-19, contagi in aumento in Italia: “la pandemia non è finita”

Covid-19, contagi in aumento in Italia. Il bollettino di ieri parla di oltre 1000 nuovi casi in 24 ore. Speranza: “la pandemia non è finita”

Ieri, mercoledì 7 luglio, il bollettino nazionale, che riporta quotidianamente i dati in Italia del contagio da Covid-19, ha segnato un aumento dei nuovi casi, superando quota mille in sole 24 ore, un dato che seppur non preoccupa, ma rappresenta comunque un campanello di allarme da non sottovalutare.

Infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza continua a ribadire la necessità di cautela, perchè: “Dobbiamo essere consapevoli che la pandemia non è finita” e ha aggiunto “lo testimoniano i numeri di altri Paesi europei e del mondo che vedono i contagi salire nonostante l’alto tasso di vaccinazione“.

Stamane Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, in una intervista a Famiglia Cristiana ha parlato di una possibile quarta ondata, che tuttavia sembra poco verificabile: “Alla luce della diffusione delle vaccinazioni, assolutamente no. C’è il rischio di una ripresa dei contagi: come evitarla? Con attenzione, prudenza e responsabilità nei comportamenti. Non facendo pressioni per riaprire tutto subito, ma procedendo con gradualità”.

Sulla variante Delta ha aggiunto Locatelli: “oltre alla maggior contagiosità, sembra aver attenuato o smarrito del tutto alcuni connotati: per esempio la perdita del gusto e dell’olfatto. I sintomi più frequenti sono febbre, naso che cola, mal di testa e mal di gola, ma questo non le impedisce di causare patologie altrettanto gravi”.

Quindi è importante continuare a rispettare le norme di sicurezza: “Al chiuso vanno mantenute le mascherine perché sono gli interventi non farmacologici più efficaci insieme al distanziamento interpersonale. Ma anche all’aperto è opportuno indossarle ove non sia possibile evitare assembramenti o affollamenti (in fila, in coda, nei mercati o a una fiera). Così come è opportuno tenerle quando si è a contatto con un soggetto immunodepresso”.

Fonte immagine: <a href=’https://it.freepik.com/foto/sfondo’>Sfondo foto creata da Iaros – it.freepik.com</a>

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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