Home » Riaperture: cosa cambia da regione a regione

Riaperture: cosa cambia da regione a regione

Più cauto l’atteggiamento della Regione Lombardia 

Il 18 maggio è iniziata una nuova fase con la riapertura delle principali attività del nostro paese: da negozi a centri estetici fino ai musei. Il Governo ha però lasciato autonomia alle regioni con la possibilità di adottare diverse misure.

Leggi anche: Fase 2, cosa cambia dal 18 maggio

Intanto regioni come Sicilia e Sardegna hanno imposto la quarantena per chi arriva da altre parti d’Italia e non è detto che anche altre regioni non facciano lo stesso.

In Lombardia è previsto l’obbligo di mascherina sia al chiuso che all’aperto e prima di entrare in un ristorante si verrà sottoposti alla misurazione della temperatura corporea. Inoltre molti negozi ancora non sono riusciti a riaprire o hanno preferito non farlo e aspettare che le norme diventino più leggere. In Piemonte, altra regione molto colpita, bar e ristoranti riapriranno la prossima settimana.

Sulla stessa scia anche la Regione Campania con il Governatore De Luca che nella giornata del 17 maggio ha fatto sapere che i ristoranti non avrebbero riaperto i propri battenti: bisognerà aspettare giovedì con distanziamento di un metro e barriere di plexiglas.

In quasi tutta Italia riaprono i centri commerciali mentre le palestre saranno accessibili dal 25 maggio a eccezione della Lombardia dove si dovrà aspettare il 31.

Caos anche per la questione spiaggia dove si dovrebbe adottare la distanza tra gli ombrelloni e presidiare le spiagge libere: per ora Campania e Liguria aspettano.

 

admindaily

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto