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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 26 maggio in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 26 maggio in un click: Alberto Stasi esce dal carcere, incidente mortale sul lavoro e non solo

Le principali notizie di oggi 26 maggio riguardano fatti di cronaca: Alberto Stasi esce dal carcere ogni giorno, Il Tar di Trento ha bloccato l’esecuzione dell’orsa JJ4 e un incidente sul lavoro.

Alberto Stasi esce dal carcere per motivi di lavoro

Alberto Stasi, che è in carcere perché ritenuto colpevole dell’assassinio dell’allora fidanzata Chiara Poggi, esce tutti i giorni per motivi di lavoro. Svolge un incarico amministrativo-contabile. Stasi deve scontare una pena a 16 anni di reclusione ed è in carcere dal 2015. “Sapere che chi ha ucciso nostra figlia dopo sette anni già esce dal carcere, pur senza aver mai ammesso la sua responsabilità, spiace. Non sono notizie belle. Ma la legge è così e non possiamo farci niente. Del resto ci aspettavamo che un momento o l’altro avrebbe ottenuto questo beneficio” ha detto Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi. “Non ne eravamo informati – aggiunge la donna – non ci ha fatto piacere apprendere la notizia in questo modo. Avremmo voluto saperlo non dal giornale”.

Gli orsi JJ4 e MJ5 non saranno abbattuti

Il Tar di Trento a bloccato l’ordinanza di abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5. Il primo è ritenuto responsabile della morte di Andrea Papi, il secondo perché considerato pericoloso. La Lav ha così commentato la decisione: “La vita degli orsi per ora è salva!  Sono stati accolti i nostri ricorsi. È una seconda sconfitta per Fugatti. Le possibilità di trasferire gli orsi sono concrete e reali e depositeremo l’approfondimento richiesto del progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese. Il 14 dicembre ci sarà l’udienza di merito del TAR. Riteniamo che fino a questa data gli orsi Jj4 e Mj5 non possano essere uccisi”.

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Incidente sul posto di lavoro, muore operaio di 25 anni

Ennesima morte bianca, questa volta a Trezzano sul Naviglio (Milano), dove un operaio di 25 anni è morto nel suo primo giorno di lavoro. L’uomo si chiamava Abdul Ruman ed era originario del Bangladesh. Secondo quanto si apprende, il giovane è morto dopo essere stato schiacciato da un pesante macchinario industriale all’interno del capannone della ditta di abbigliamento Crocolux. Per ora si indaga a carico di ignoti, ma secondo quanto riportato da Fanpage.it, l’uomo non aveva un regolare contratto di lavoro.

Foto di Marcin da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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