Sapienza, scontri tra polizia e studenti. Ecco cos’è successo durante una manifestazione organizzata alla facoltà di Scienze politiche
Nella mattinata di ieri, 25 ottobre, presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, l’associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, ca cui hanno partecipato docenti, alcuni esponenti politici e giornalisti.
Nel corso dell’incontro si sono verificati dei tafferugli all’esterno, dove era stato organizzato un sit-in di protesta dai membri del movimento Cambiare Rotta. «Ci hanno impedito di appendere uno striscione all’entrata della facoltà per questo ci hanno manganellato», spiegano da Cambiare Rotta.
Poi aggiungono: «Non lasciamo nessuno spazio a passerelle politiche di parlamentari e associazioni studentesche fasciste». Negli scontri sono rimasti ferite due persone. Altre due sono state fermate.
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La rettrice Antonella Polimeni ha evidenziato: «L’università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee».
Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di polizia (Mosap) ha precisato: «Qualcuno non ha tardato a strumentalizzare l’operato delle forze dell’ordine a parlare di violente manganellate sugli studenti, offrendo all’opinione pubblica una versione totalmente distorta di quanto accaduto. La verità è che oltre cento manifestanti si sono violentemente scagliati contro pochi colleghi in borghese, rendendo necessario l’intervento del Reparto Mobile».