Guerra Russia-Ucraina, ecco l’Italia come si sta muovendo. Una telefonata tra il premier Draghi e il presidente ucraino Zelensky
Il terzo giorno di conflitto tra Russia e Italia sembra non lasciare nessuno spiraglio alla pace. L’Unione Europea e altri paesi si stanno mobilitando per applicare le sanzioni più severe possibili alla Russia, mentre i paesi della Nato inviano sostegno militare per rafforzare i confini occidentali.
Nella giornata di oggi è stato molto intenso il lavoro diplomatico. Il presidente ucraino Zelensky ha sentito telefonicamente diversi capi di Stato europei. Una telefonata è intercorsa anche con il premier Mario Draghi.
Una nota ufficiale della Presidenza del Coniglio dice:
“Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha telefonato oggi al Presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Federazione Russa. Il Presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli. Il Presidente Draghi ha ribadito al Presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito SWIFT. Il Presidente ha detto che l’Italia fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi. I due Presidenti hanno concordato di restare in stretto contatto nell’immediato futuro”.
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La telefonata e il suo contenuto sono stati confermati anche dal tweet del presidente Zelensky, in cui scrive: “Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue”.
Nella giornata di ieri, riferendo in Parlamento, il premier Draghi ha inoltre garantito l’invio di truppe militari per garantire supporto alla NATO sul fianco Est: “Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni – circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili”.