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Mario Draghi riferisce al Parlamento sullo scontro bellico tra Russia e Ucraina

Mario Draghi riferisce al Parlamento sullo scontro bellico tra Russia e Ucraina, parlando delle sanzioni messe in campo

Il premier Mario Draghi questa mattina ha riferito in Parlamento sulla delicata situazione bellica tra Russia e Ucraina. Un discorso interrotto da 17 applausi tra approvazione e appoggio al popolo ucraina.

Molti i passaggi importanti e a tratti il discorso è stato anche molto emozionante. Draghi ha assicurato:

L’Ambasciata italiana a Kiev è aperta, pienamente operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela degli italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta ed è pronta a qualsiasi decisione. Abbiamo già provveduto a spostare il personale in un luogo più sicuro. Ai circa 2000 connazionali presenti è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese”.

Poi Draghi ha ribadito la condanna dell’Italia:

“L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile. L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno Stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei. Voglio esprimere ancora una volta la solidarietà del popolo e del Governo italiano alla popolazione ucraina e al Presidente Zelensky”.

Draghi ha anche riferito il toccante collegamento con il presidente Ucraino durante la riunione del G7:

“Ho partecipato ieri sera a un Consiglio Europeo straordinario, a cui ha preso parte anche il presidente Zelensky. Durante questo Consiglio europeo l’Unione europea ha espresso la sua condanna nei confronti della Russia e della Bielorussia. Devo dirvi che quel collegamento con il Presidente Zelensky è stato veramente drammatico. È nascosto in qualche parte a Kiev. Chiaramente ha detto che non aveva tempo di stare con noi, che l’Ucraina non ha più tempo, che la sua famiglia e lui stesso sono obiettivi delle forze di invasione. È stato un momento che ha colpito tutti i partecipanti del Consiglio europeo. Un momento molto molto drammatico. Ho detto che l’Unione europea in quell’occasione ha espresso la sua condanna nei confronti della Russia e della Bielorussia che è partner a tutti gli effetti nell’invasione che la Russia ha fatto”. 

Leggi anche: GUERRA IN UCRAINA, LE TRUPPE RUSSE ALLE PORTE DI KIEV

Draghi ha riferito anche delle sanzioni contro la Russia e poi della sicurezza del continente:

“Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto deve essere utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile. La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e torni al tavolo dei negoziati”.

“Per quanto riguarda le sanzioni, l’Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi”.

Fonte immagine: https://www.governo.it/it/media/ucraina-informativa-del-presidente-draghi-parlamento/19261

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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