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Vaccino AstraZeneca: si va verso il divieto per determinate fasce d’età

Vaccino AstraZeneca: si va verso il divieto per determinate fasce d’età. In particolare lo stop potrebbe arrivare per i 30enni e i 40enni

Il Comitato tecnico scientifico (Cts), dovrebbe esprimersi in giornata in merito all’inoculazione del vaccino AstraZeneca per le persone dai 18 anni in su. Nello specifico le valutazioni, prevedono lo stop, per limiti di non fattibilità, sotto i 30 o i 40 anni. A tal proposito Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute ha sottolineato la necessità di tale valutazione, “mentre una revisione non la farei sopra i 50 anni, perché il rapporto tra rischi e benefici è indubbiamente, anche con la circolazione attuale, a favore del beneficio”. Infatti, questo vaccino, come ha detto Franco Locatelli, è “già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età”.

In attesa di tale decisioni, alcune Regioni hanno cancellato gli open day aperti ai giovani e previsti per oggi proprio con il vaccino AstraZeneca, la decisione arriva anche a seguito dei casi di trombosi, seppur rari, verificatisi in alcune giovani donne. Intanto, l’immunologo Giuseppe Remuzzi ha spiegato che “Il rischio di complicazioni gravi di questo vaccino, come la trombosi associata a trombocitopenia, tra i 20 e 29 anni era di 1,1 per 100mila, mentre il rischio di avere una forma grave di Covid per quella fascia d’età va da 0,8 a 6,9 per 100mila“.

Nei giorni scorsi si è. infatti, riacceso il dibattito sull’opportunità di utilizzare AstraZeneca nelle giovani donne. molti esperti sono scesi in campo per mettere ordine nella questione e puntare il dito contro le Regioni che hanno attivato in maniera massiccia Open Day, favorendo una maggiore copertura vaccinale.

Il nodo da sciogliere, qualora si dovesse bloccare la somministrazione di AstraZeneca sotto i 40 anni, riguarda la seconda dose. Chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca, potrà essere vaccinato con un altro vaccino o completerà con lo stesso?

Gli studi condotti, soprattutto all’estero, dove il mix di somministrazioni è stato già attuato, hanno rivelato che non ci sono variazioni sulla copertura vaccinale né controindicazioni di sorta.

 

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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