Home » Vaccinazioni: a che punto siamo e cosa accadrà in futuro

Vaccinazioni: a che punto siamo e cosa accadrà in futuro

Le vaccinazioni proseguono speditamente. Ci sono Regioni più veloci, ma Figliuolo si dice ottimista. Intanto si ragiona sulla terza dose

Le Regioni più virtuose in fatto di campagna vaccinale sono la Campania, l’Abruzzo, la Lombardia, la Puglia, il Molise e il Lazio e se continueranno così, già ad agosto si sarà raggiunto il 70% di cittadini coperti a ciclo completo. In realtà, tutte le ragioni stanno dando il massimo in questa fase e il commissario straordinario Figliuolo ha chiesto un nuovo sforzo, al fine di raggiungere le 550mila inoculazioni giornaliere, ovvero 50mila in più rispetto all’attuale obiettivo.

Sempre Figliuolo ha inoltre detto che è possibile arrivare all’80% di immunità entro la metà di settembre, ovviamente in riferimento a 54,3 milioni di italiani dai 12 anni in su. Per uscire definitivamente dall’emergenza, e raggiungere l’immunità di gregge, devono ricevere la doppia dose l’80% della popolazione italiana, circa 43,4 milioni di persone. Attualmente, mancano ancora oltre 18 milioni dei 25 che hanno ricevuto la prima dose, ma se i ritmi continuano ad essere questi, è possibile raggiungere l’obiettivo.

Leggi anche: L’ITALIA PASSA GRADUALMENTE IN BIANCO. CRISANTI: “LA PANDEMIA NON È FINITA”

Sulla terza dose, Figliuolo ritiene che sia una possibilità concreta. Bisogna però capire quando andrà fatta. Sono in corso, infatti, le osservazioni sulla copertura immunitaria che in vaccino sta dando. Dalle prime inoculazioni effettuate, parliamo del mese di dicembre scorso, sembra che nei soggetti siano ancora presenti le difese. Dunque, il vaccino avrebbe una copertura certa di 8-9 mesi, ma non sappiamo ancora se questa possa durare tutta la vita, come avviene per alcuni vaccini, o bisognerà “rinnovarla”, come avviene per i vaccini per l’influenza stagionale.

I richiami vaccinali possono essere di due tipi: omologhi o eterologhi. Nel primo caso abbiamo un vaccino che è per lo stesso virus per il quale si sono affievolite le difese (come avviene per il tetano, che si può ripetere dopo 10 anni). nel secondo caso, invece, il richiamo viene fatto per contrastare le nuove possibili varianti del virus, come avviene annualmente per l’influenza.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto