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Stresa-Mottarone: Eitan è fuori pericolo e non ricorda nulla dell’incidente

Stresa-Mottarone, il piccolo Eitan è fuori pericolo e presto lascerà la rianimazione, non ricorda nulla di quel tragico incidente 

I medici, finalmente, hanno sciolto la prognosi: il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto al crollo della funivia Stresa-Mottarone, è fuori pericolo. Un sospiro di sollievo per la zia Aya, ma per l’Italia intera, che da oltre una settimana attendeva con ansia questa notizia.

All’uscita dell’ospedale, la zia del piccolo non vuole parlare del bambino ai giornalisti, dice solo: «Non è il momento, di là c’è un bambino di cinque anni che un giorno leggerà queste cose». Dal bollettino medico, emergono quelle che solo le effettive condizioni di Eitan, che registrano un “significativo miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale”.

Intanto, il bambino ha mangiato e oggi uscirà dalla rianimazione per essere trasferito in un reparto di degenza. Probabilmente soffre di un’amnesia post-traumatica perché non ricorda nulla dell’incidente. Non ancora è a conoscenza della morte dei suoi familiari, per questo ci vorrà del tempo e tanto amore.

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Sulla scarcerazione dei presunti responsabili dell’incidente, i familiari di Eitan hanno detto: «Ci rattrista sapere che gli indagati sono già a casa, vorremmo che i responsabili venissero assicurati alla giustizia in tempi brevi e puniti nella misura massima consentita dalla legge. Vorremmo che ciò che è successo fosse un punto di svolta perché tragedie simili non si ripetano. Ci sono stati incidenti inimmaginabili in Italia negli ultimi anni, tutti dovuti a negligenza e mancanza di manutenzione. È ora di dire basta. Ciò che è successo non sarebbe dovuto accadere. Ha distrutto così tante vite e ha completamente distrutto la nostra famiglia lasciando come unico sopravvissuto un bambino di 5 anni. Con meno “menefreghismo” questa tragedia si sarebbe potuta evitare».

Poi aggiungono parole di riconoscenza per tutti coloro che hanno dimostrato vicinanza: «Vogliamo ringraziare l’ospedale di Torino e i medici che stanno lavorando con passione e infinita pazienza. Oltre alla comunità ebraica italiana e alla città di Pavia che ci stanno supportando in questo terribile momento». E aggiungono:

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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