Entrambi, hanno scelto Twitter per difendersi
Il movimento #Metoo era nato a seguito di abusi sessuali subiti da alcune donne in ambiti lavorativi: prima lo scandalo all’interno dell’azienda Fox News poi il caso Weinstein e si è sollevato il vaso di Pandora che ha generato proteste da tutto il mondo.
Tanti gli attori e registi da Roman Polanski a Woody Allen accusati di ave abusato sessualmente di alcune colleghe. Lo scandalo continua e questa volta sul banco degli imputati (di Twitter) ci sono finiti Justin Bieber e la star di “Riverdale”, Cole Sprouse.
Il cantante è stato accusato da alcune donne sui social con accuse piuttosto dettagliate a cui ha risposto in maniera altrettanta precisa. Con tanto di screen di prenotazioni e di altri dati relativi ai suoi movimenti, la star ha svelato che in quelle date (si parla di marzo 2014 e maggio 2015) aveva già altri impegni.
Nelle ultime 24 ore un è apparso un tweet che raccontava un mio coinvolgimento per abusi sessuali il 9 marzo 2014 ad Austin, in Texas, presso l’hotel Four Seasons… Come mostrerò presto, non sono mai stato presente in quel luogo.
These photos clearly show me on stage with my assistant sidestage and the other with both of us in the streets of Austin afterwards on March 9 2014 pic.twitter.com/WlC6KAvJOZ
— Justin Bieber (@justinbieber) June 22, 2020
Scontrini e prenotazioni sono state postate per confutare le accuse: i post delle donne sono poi scomparsi ma circolano ancora sul web. Stessa sorte è toccata a Cole Sprouse che ha spiegato chd farà luce sulla questione che ha coinvolto anche altri colleghi di Riverdale.
Le false accuse fanno enormi danni alle vittime di questo assalto. Inoltre, non avrei mai cercato di mettere a tacere nessuno. Incoraggio le persone a esaminare le accuse, dato che gli eventi dettagliati erano in realtà falsi.
False accusations do tremendous damage to victims of actual assault. Furthermore, I would never seek to silence anybody. I encourage that people look into the accusations themselves, as the events detailed were factually untrue. 2
— Cole M. Sprouse (@colesprouse) June 22, 2020