Il numero Uno della FIGC apre la porta a questa ipotesi
Il Rugby (a causa della sua natura molto fisica) è stato il primo sport a fermarsi, poi è toccato al Basket e alla Pallavolo stoppate dall’emergenza Coronavirus e dall’impossibilità di portare avanti un campionato senza mettere a rischio sportivi e fan.
E il Calcio? L’argomento tiene banco da settimane, anzi se vogliamo essere onesti tiene banco dall’inizio dell’epidemia da quel Juve – Inter, a porte chiuse e da quell’ultima giornata del 7 e 8 marzo in cui c’erano opinioni discordanti.
Il numero uno della FIGC, Gabriele Gravina ha parlato della possibilità di riprendere il Campionato a Repubblica, aprendo la porta a una ipotesi inusuale.
Sarà molto difficile giocare a Bergamo, ma anche a Milano, Brescia o Cremona, Un campionato sotto il Rubicone, senza partite al nord, è una possibilità.
Ovvero dall’Emilia in giù: attenzione per il momento è solo un’idea e bisognerà verificare la fattibilità in termini anche di impianti. In America del resto si sta pensando di spostare l’ultima parte della stagione NBA nel deserto della stato del Nevada a Las Vegas e non a caso il responsabile della Lega, Adam Silver è nella commissione scelta dal Presidente Donald Trump per parlare di sicurezza e per stilare un piano per la ripartenza Americana.
A chi ha parlato, invece, di assegnazione dello scudetto a tavolino, Gravina ha chiarito che la posizione della Juve è quella di non accettarlo per conquistare il titolo sul campo.