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Tragedia del Cermis venticinque anni dopo, il ricordo di Mattarella

Tragedia del Cermis venticinque anni dopo, il ricordo del Presidente Sergio Mattarella in un messaggio ufficiale

Oggi, 3 febbraio, ricorre il 25° anniversario della tragedia del Cermis. Un incidente aereo distrusse la funivia del Cermis: un aereo militare statunitense Grumman EA-6B Prowler della United States Marine Corps, volando a una quota inferiore a quanto concesso e in violazione dei regolamenti, tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti.

L’incidente è avvenuto nel 1998 nei pressi di Cavalese, località sciistica delle Dolomiti a 40 km nord-est di Trento, in Val di Fiemme, durante manovre effettuate dai piloti statunitensi per “divertirsi” e “riprendere filmati del panorama”. Joseph Schweitzer, uno dei due piloti statunitensi coinvolti nell’incidente, nel 2012 confessò di aver distrutto, al suo ritorno alla base, il nastro video che avrebbe consentito di svelare la verità sull’incidente.

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Il capitano Richard J. Ashby, pilota dell’aereo, e il suo navigatore furono sottoposti a processo negli Stati Uniti e assolti dalle accuse di omicidio preterintenzionale e omicidio colposo rispettivamente, omicidio involontario e per negligenza secondo l’ordinamento statunitense. In seguito furono riconosciuti colpevoli di ostruzione alla giustizia e condotta inadatta a un ufficiale per aver distrutto il nastro video registrato sull’aereo e pertanto congedati d’autorità dal corpo dei Marines. Il disastro e l’assoluzione dei piloti compromisero le relazioni tra Stati Uniti e Italia.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la tragedia con un messaggio:

«La tragedia del Cermis, venticinque anni fa, lasciò sgomenta l’intera comunità nazionale. Venti persone, la maggior parte delle quali turisti in visita nelle nostre montagne, persero la vita precipitando dalla funivia, a causa del comportamento grave e irresponsabile dell’equipaggio di un aereo militare statunitense».

Continua il Presidente Mattarella: «La Repubblica rinnova la propria vicinanza ai familiari delle vittime, alla comunità di Cavalese, a quanti negli anni trascorsi si sono impegnati per giungere a una piena ricostruzione degli eventi e ottenere giustizia. Le conclusioni processuali sono state condizionate dai limiti imposti dalle convenzioni internazionali in essere. Nonostante omissioni e ritardi, è stato tuttavia ricomposto un quadro veritiero delle responsabilità e delle circostanze che hanno prodotto la strage. Così come si è imposta una revisione delle regole che presiedono il volo degli aerei militari sui territori abitati. Quanto è accaduto non sarebbe mai dovuto accadere. È responsabilità delle istituzioni eliminare anche il minimo rischio che incidenti di simile natura possano avvenire. La sicurezza e l’idea stessa di difesa cominciano dal rispetto e dalla tutela della vita dei cittadini».

Fonte immagine: https://twitter.com/ANPIRomaPosti/status/1621327619101757440/photo/1

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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