Frana di Ischia, ancora 4 i dispersi. La Procura apre un’inchiesta sugli allarmi ignorati dalle istituzioni
Non c’è un attimo di sosta per i soccorritori che da giorni lavorano alla frana di Ischia. Sono ancora quattro le persone disperse e più passano le ore più le speranze di trovare persone vive si affievolisce.
Sono, fino ad ora, otto le vittime accertate. L’ultima persona è stata trovata ieri ed è il giovane Michele di 15 anni. Tra i dispersi si sa che mancano i suoi genitori Gianluca Monti e Valentina Castagna, ma anche Salvatore Impagliazzo, il compagno della prima vittima, Eleonora Sirabella.
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Cinque i feriti, tra cui Giovan Giuseppe Di Massa, «l’uomo di fango» salvato in un garage e ora ricoverato al Cardarelli in condizioni serie. Il numero degli sfollati è di 230, accolti nei palazzetti dello sport, mentre si stanno attivando le strutture ricettive dell’isola per ospitare le famiglie evacuate.
La Procura di Napoli ha già aperto un’inchiesta sulla frana per disastro colposo e sull’abusivismo, ma il filone d’inchiesta si allarga anche agli allarmi lanciati dall’ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco di Casamicciola, che 4 giorni prima della tragedia, il 22 novembre, aveva inviato delle pec alle autorità competenti (al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile della Campania) per avvertire sui rischi che correvano i cittadini di Casamicciola a causa delle abbondanti precipitazioni previste. Appello rimasto sesta risposta.