Proteste in Iran, arrestata anche la nipote di Khamenei per aver appoggiato i manifestanti che ricordano Mahsa Amini
Non accennano a fermarsi in Iran le proteste delle donne, e non solo donne, che chiedono maggiore libertà di espressione, dopo la morte di Mahsa Amini, deceduta il 16 settembre in regime di detenzione.
Il governo iraniano ha cercato in tutti i modi di fermare le proteste, anche con gli arresti di massa e a far notizia, questa volta è l’arresto di un nome celebre, ovvero la nipote della Guida suprema Ali Khamenei. Si tratta di Farideh Moradkhani.
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La donna, 36 anni, è un’attivista politica e per i diritti umani ed è stata arrestata a Teheran per aver sostenuto i manifestanti che continuano a ricordare Mahsa Amini. Il fratello, Mahmoud Moradkhani, anche lui oppositore del regime, ha scritto sui social che la sorella è stata “arrestata e portata in carcere quando si è recata presso l’ufficio del procuratore per scontare un ordine del tribunale”.
Non è la prima volta che Farideh Moradkhan viene arrestata.. Prima di oggi era stato lo scorso gennaio, quando fu incarcerata dopo essersi rivolta alla vedova dell’ultimo scià, Mohammad Reza Pahlavi deposto dalla Rivoluzione islamica del 1979, chiamandola “cara Regina”. Rivolgendosi a lei aveva scritto: “Cara Regina e madre della mia patria! So che tornerai e porterai la luce per spezzare l’oscurità della notte”.
Il messaggio è stato letto come una sfida al potere dello zio e a quello degli ayatollah.