Gerusalemme, due esplosioni a due distinte fermate degli autobus. Una persona è morta e almeno 30 sono i feriti
Il bilancio è di un morto e trenta feriti, di cui uno grave, della duplice esplosione che si è registrata a Gerusalemme presso due distinte fermate di autobus. Secondo le autorità, non si esclude la matrice palestinese nell’attentato. Sono in corso ulteriori accertamenti per capire se si tratta di terrorismo.
Le persone ferite sono state trasportate presso il servizio di emergenza Magen David Adom. A perdere la vita, invece, è stato uno studente canadese di 16 anni. Secondo i media israeliani la vittima Aryeh Shtsupack e studiava in un collegio rabbinico.
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La prima esplosione è avvenuta in una località ai margini della città, dove solitamente si accalcano molti pendolari, mentre la seconda è avvenuta a Ramot, un quartiere a nord della città. Un medico che ha assistito alla scena ha raccontato: “È stata un’esplosione pazzesca. Ci sono danni ovunque. Ho visto persone ferite e sangue ovunque”.
Non si esclude che gli ordigni siano stati caricati di chiodi, proprio per creare più danni possibili. La Jihad islamica ha parlato di “operazioni eroiche”, che servono a ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano “una linea rossa” da non oltrepassare.