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Stresa-Mottarone: Eitan ha riaperto gli occhi e arrivano i primi indagati

Funivia Stresa-Mottarone, il piccolo Eitan ha riaperto gli occhi, mentre si aggiungono nuovi dettagli sull’incidente che ha causato il crollo della funivia

Questa mattina sono riprese le fasi di risveglio del piccolo Eitan, l’unico superstite del crollo della funivia Stresa. «È stato estubato e sta riprendendo conoscenza», queste le parole di Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino e ha aggiunto che per il bambini è una fase particolarmente delicata, poiché la ripresa sarà lunga e complessa. «Ha già riaperto gli occhi ed è importante che accanto a sé abbia trovato volti conosciuti». Accanto a lui ci sono, infatti, la zia e una psicologa. Nonostante il quadro clinico sia ancora critico, il bambino ha trascorso una nottata tranquilla e stabile, un segnale positivo secondo i medici.

Mentre è in corso la lenta ripresa di Eitan, continuano le indagini della Procura di Verbania. Secondo gli ultimi rilievi la procuratrice Olimpia Bossi e il sostituto Laura Carrera hanno rilevato “che il sistema di emergenza dei freni era manomesso, nel senso che era stato apposto un forchettone, un blocco dei freni, un meccanismo che tiene aperte le ganasce che dovrebbero bloccare la cabina sul cavo portante in caso di rottura del cavo trainante”. Questo non ha permesso alla cabina di fermarsi all’arrivo, ma di tornare indietro per circa 300 m ad una velocità di 100 kmh, causando la rottura del cavo.

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Ad aggravare la situazione anche il fatto che si era a conoscenza del guasto e che gli interventi effettuati non erano stati sufficienti a sanare il guasto. Ha spiegato la procuratrice Bossi che gli ultimi interventi «non erano stati risolutivi e si è pensato di rimediare: nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo, si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l’esito fatale».

In questa prima fase, sono state iscritte nel registro degli indagati tre persone: Luigi Nerini, titolare delle Ferrovia del Mottarone, Enrico Perocchio, direttore del servizio e dipendente della Leitner di Vipiteno, società che ha fornito le cabine e la manutentore, e Gabriele Tadini, capo operativo del servizi.

 

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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