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Denise Pipitone: La speranza di mamma Piera Maggio

Ieri sera durante la puntata di Chi l’ha visto? è stato mostrato l’appello di una giovane ragazza che vive in Russia e che potrebbe essere Denise Pipitone

La speranza, la virtù più piccola ma la più forte, quella che possiede Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa all’età di quattro anni il 1° settembre del 2004.

17 anni di misteri e silenzio, ma nonostante tutto, Piera Maggio, non smette di cercare sua figlia, quella bimba scomparsa a Mazara del Vallo. Dopo l’appello di una ragazza russa giunto alla redazione del programma tv “Chi l’ha visto?” – su segnalazione di una telespettatrice – che cerca la sua famiglia, la speranza si fa ancora più viva.

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Olesya Rostova potrebbe essere Denise Pipitone?

Questa è la domanda che ora come non mai, tutti gli italiani si stanno chiedendo. C’è una possibile connessione tra le due storie, in quanto, la giovane Olesya Rostova, racconta a “Chi l’ha visto?” che è stata rapita da piccola ed è stata poi trovata nel 2005 in un campo. A darci una risposta precisa, sarà solo il test del DNA, al quale si è sottoposta Olesya Rostova. Diversamente da come si apprende da altri magazine, mamma Piera Maggio, non andrà in Russia. Vuole rimanere coi piedi per terra, sarà invece l’avvocato di famiglia ad andarci, e ad occuparsi di tutti gli accertamenti del caso. Nonostante Olesya Rostova ha una certa somiglianza con mamma Piera Maggio, non ha somiglianze con la piccola Denise Pipitone, confrontando le due foto. Ma questo è un dato non importante, dobbiamo affidarci alla scienza.

Il video appello di Olesya suscita brividi

Olesya ha rivolto un appello alla madre biologica: “Non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho voglia di vederti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti”.

In attesa di nuovi aggiornamenti, noi italiani rimaniamo con il fiato sospeso, speranzosi di sentire una magnifica notizia, incrociamo le dita.

 

Fonte immagine: Chi l’ha visto?

Chiara Paciello

Chiara Paciello nasce a Maddaloni nel 2001. Sin da bambina si dimostrava introversa e non aperta al mondo. In questo modo inizia a nutrire una forte passione per la scrittura in quanto l'aiutava a liberarsi del grande peso che l'affliggeva. Pubblica il suo primo romanzo nel 2020: "Oltre i confini della speranza" per una rivincita contro sé stessa. Il suo motto è: "Ricominciare è il verbo più affascinante che esista in quanto implica la possibilità di "cominciare" laddove si ha avuto paura di finire."

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