Ulteriori poteri affidati ai sindaci
Nella tarda serata di domenica 18 ottobre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato all’Italia e alla stampa introducendo il nuovo dpcm a solo una settimana di distanza dall’ultimo.
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Un provvedimento necessario visto che la curva dei contagi è in risalita e con essa anche quella dei ricoveri. Nuove regole, che come prevedibile, fanno discutere e non trovano un consenso unanime.
Dissenso ad esempio tra i sindaci che non sarebbero stati consultati: nel decreto è stata inserita la possibilità dei primi cittadini di chiudere piazze e luoghi di assembramento dopo le 21. Un provvedimento giudicato dal presidente di Anci, Decaro e dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori inattuabile.
Nessun coprifuoco per il momento e dopo l’ordinanza della Regione Lombardia in tutta Italia i ristoranti chiuderanno a mezzanotte e potranno riaprire alle 5 con un massimo di 6 persone al tavolo (stesso numero per cene e pranzi a casa).
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Vietato sostare fuori dai locali dopo le 18, così come è vietato consumare bevande alcoliche o cibo mentre sarà consentito l’asporto fino a mezzanotte. Gli esercenti dovranno anche esporre un cartello con la capienza massima dei loro locali.
Nessuna restrizione per la ristorazione degli ospedali e delle autostrade.
La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina è riuscita a mantenere scuole e università aperte anche se per le scuole superiori potrà essere prevista anche la didattica a distanza complementare a quella in presenza organizzando orari di ingresso, non prima delle nove, con quelli di uscita.
Stop a tutti gli sport di contatto appartenenti alla categoria amatoriale e a quella dilettantistico di base: sarà consentito allenarsi singolarmente e sempre a porte chiuse con il divieto delle competizioni. Banco di prova di una settimana per le palestre che se non dovessero rispettare le regole dovranno chiudere.
Su fermano anche congressi, sagre e fiere a eccezione di quelle internazionali. Obbligo poi per le Asl, in caso di positivi di segnalare i codici sull’app Immuni.