Continua la vicenda doping per il pilota Aprila
Non c’è pace per Andrea Iannone. A novembre 2019 la carriera del pilota della MotoGp è stata macchiata dall’accusa di doping: dopo un controllo durante il GP della Malesia è stato trovato positivo a uno steroide anabolizzante.
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In seguito è stata riconosciuta, come attenuane, la contaminazione alimentare, ma comunque la Corte disciplinare della FIM lo ha squalificato per 18 mesi con effetto immediato.
Iannone ha presentato il ricorso e la Wada ha invece chiesto una squalifica di quattro anni: squalifica che metterebbe fine alla carriera del pilota. Ora si è in attesa dell’udienza definitiva che determinerà il futuro dello sportivo.
Intanto i colleghi si preparano alla nuova stagione, sperando che, pandemia permettendo si possa tornare a correre al più presto: Iannone, comunque per ora deve rimanere forzatamente ai box almeno fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva.