È stato firmato il testo del nuovo dpcm
Nella serata del 26 aprile, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con una conferenza stampa, ha anticipato alcuni dei punti del nuovo Dpcm che aprono la strada alla tanto attesa fase 2.
Come già annunciato nei giorni precedenti, non sarà un liberi tutti, anzi: i dati del contagio, soprattutto in alcune regioni non sono ancora così “tranquillizzanti” da permettere nemmeno una graduale riapertura.
Tra le novità giù significative, la possibilità, ma solo all’interno della stessa regione, di poter andare a trovare, sempre adoperando le dovute accortezze (distanziamento e mascherina) i propri congiunti, ovvero i parenti più stretti.
Non cambia molto invece per gli altri tipi di spostamento che saranno consentiti, solo con autocertificazione, per comprovati motivi di lavoro o bisogni legati alle condizioni di salute.
Il Presidente @GiuseppeConteIT ha firmato il Dpcm del 26 aprile 2020 relativo alle misure per il contenimento dell'emergenza #Covid_19 nella cosiddetta "fase due" https://t.co/NNgctlksGh pic.twitter.com/CoDgzjLbzG
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) April 26, 2020
Dal 4 maggio sarà possibile, per tutti gli atleti agonisti o per quelli affiliati a una federazione, riprendere gli allenamenti a livello individuale con quelli di squadra consentiti dal 18 maggio. Il capitolo calcio però, non ha ancora una soluzione, visto che il Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, proprio al termine della conferenza di Stampa ha spiegato che il protocollo per la ripartenza presentato dal FIGC non è ancora sufficiente.
Per il ristoranti via libera solo a consegne a domicilio (ove non fosse già possibile) e asporto e sarà possibili anche dare un saluto ai propri cari con una cerimonia funebre.
Dal 18 dovrebbe riaprire, contagio permettendo, il commercio al dettaglio e anche musei, mostre e biblioteche. Dall’uno giugno via libera a parrucchieri e estetiste.