Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 19 giugno in un click. Autonomia differenziata e la cronaca
Oggi mercoledì 19 giugno vede in primo piano l’approvazione dell’Autonomia differenziata. Poi i fatti di cronaca con la morte di un 12enne a Tor Bella Monaca e un caso di violenza sessuale di gruppo a Benevento.
Autonomia differenzia, passa all’esame della Camera
La Camera ha approvato il disegno di legge sull’Autonomia differenziata. 172 deputati hanno espresso parere favorevole, 99 i contrari, un solo astenuto. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa dunque legge con la disapprovazione delle opposizioni. “Ci avete tenuto qui per uno scalpo, un cinico baratto”, ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Giuseppe Conte, presidente M5S: “Siamo ai limiti della forzatura”. Felice il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli: “Mi tremano le gambe, è un coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega. Con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”. Soddisfazione espressa anche da Giorgia Meloni, che ha definito la legge: “Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio”.
Tor Bella monaca, 12enne morto per una challenge
Ancora da chiarire le cause del dramma che ha visto un ragazzino di 12 anni perdere la vita a Tor Bella Monaca. Il corpo del giovane è stato trovato senza vita nella sua cameretta, in via dell’Archeologia, domenica 16 giugno 2024. Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato, sono ancora in corso per determinare le esatte circostanze del decesso. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un tragico gioco finito male. Sembra infatti che il ragazzino stesse partecipando ad una pericolosa “challenge” online, diffusa sui social network, che consiste nel simulare il soffocamento per poi riprendere la scena.
Leggi anche: PREMIERATO, PRIMO SÌ DEL SENATO
Un cardiologo e un ex pm ai domiciliari per violenza sessuale di gruppo a Benevento
Un medico cardiologo in servizio presso l’ospedale Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli di Benevento, Giovanni Vetrone, e un ex vice procuratore onorario della Procura di Lecce, Antonio Zito, sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata. Le indagini, condotte dalla Procura di Benevento, hanno portato alla luce episodi di abusi sessuali su pazienti del cardiologo durante le visite mediche. Secondo l’accusa, il medico avrebbe indotto le donne a spogliarsi e le avrebbe poi palpeggiate, anche con la complicità di Zito, che si fingeva collega del medico. Le violenze sarebbero state riprese in video e foto dai due uomini e condivise anche su un gruppo Whatsapp. Oltre all’accusa di violenza sessuale di gruppo, Vetrone e Zito dovranno rispondere anche del reato di diffusione illecita di immagini a sfondo sessuale.