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Onu, la Palestina “qualificata a diventare Stato membro”

L’Onu vota per l’ammissione della Palestina: “qualificata a diventare Stato membro”. Ira di Israele

L’Egitto ha accolto con favore il voto della maggioranza dei membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla risoluzione, presentata dal gruppo arabo, che chiede l’adesione della Palestina come Stato membro a pieno titolo, e invita tutti i Paesi che non hanno ancora preso la decisione di riconoscere lo Stato palestinese, ad andare avanti e “compiere questo passo importante e cruciale per sostenere la causa palestinese e i diritti del popolo palestinese”.

L’Italia si è astenuta nella votazione: “L’Italia condivide l’obiettivo di una pace globale e duratura che potrà essere raggiunta solo sulla base di una soluzione a due Stati con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza entro confini riconosciuti e concordati. Riteniamo che tale obiettivo debba essere raggiunto attraverso negoziati diretti tra le parti e dubitiamo che l’approvazione della risoluzione odierna contribuirà all’obiettivo di una soluzione duratura al conflitto. Per questo motivo abbiamo deciso di astenerci”. Questa la motivazione fornita dal rappresentante permanente italiano, ambasciatore Maurizio Massari, spiegando la posizione dell’Italia sul voto in Assemblea generale.

“L’importanza di ripristinare un orizzonte politico per rispondere alle legittime aspirazioni del popolo palestinese dovrebbe guidare la nostra azione a medio termine – ha aggiunto l’ambasciatore -. Nel breve termine, la priorità dovrebbe essere data alla risoluzione della catastrofica e tragica crisi umanitaria a Gaza”.

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Una “decisione assurda”: così ha commentato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. “Il messaggio che l’Onu manda alla nostra regione in sofferenza – ha denunciato Katz – è che la violenza paga. La decisione di aggiornare lo status dei palestinesi all’Onu – ha continuato – è un premio ai terroristi di Hamas. Israele è riconoscente a tutti quei Paesi che non hanno votato a favore o cooperato con questa mossa contorta, scegliendo di stare dalla parte giusta della storia e della moralità”.

L’Assemblea ha votato per l’approvazione della bozza di risoluzione a condizione che i due terzi siano d’accordo. Al momento della votazione, la risoluzione è passata a stragrande maggioranza, con 143 Paesi a favore, 9 contrari e 25 astenuti. Adottando questa risoluzione, l’Assemblea Generale rafforzerà i diritti dello Stato di Palestina all’interno dell’organismo mondiale – ma non il diritto di voto o di presentare la propria candidatura a organi come il Consiglio di Sicurezza o il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC).

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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