Sventato un piano per uccidere Zelensky. Avrebbe rappresentato un regalo per il quinto insediamento di Putin
Non sarebbe la prima volta che il tentativo di uccidere il presidente ucraino Zelensky viene neutralizzato. Secondo le indiscrezioni riportate dai maggiori media, un piano russo per uccidere Zelensky sarebbe stato appena sventato.
Questa volta, però, il piano aggiunge un elemento molto preoccupante, poiché sarebbe stato ordito in seno agli stessi servizi segreti incaricati di difenderlo. Questo, inoltre, sembra però essere il più sofisticato tramato sinora da Mosca.
Le spie coinvolte sarebbero due colonnelli del servizio di sicurezza ucraino Sbu. I soggetti – si legge su RaiNews – “sono stati arrestati con l’accusa di far parte di un network di talpe pronte a colpire non solo il presidente ma anche il capo dello stesso Sbu, Vasyl Malyuk, e quello dell’intelligence militare, Kyrylo Budanov“. “E’ la prima volta che due ufficiali di alto rango passano al soldo di Mosca“, fanno sapere.
Secondo gli 007 ucraini doveva essere il regalo per Putin nel giorno del suo quinto insediamento al Cremlino. Le due spie ora rischiano l’ergastolo per alto tradimento e pianificazione di un attacco terroristico.
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Non è chiaro quanto fosse ampia questa rete di spie, quel che è certo, è che altri casi simili sono stati rilevati in passato: Dal 2022, sono oltre 2.500 gli ucraini finiti sotto inchiesta per tradimento, altre 500 persone sono state accusate di aver fornito ai russi indicazioni strategiche.