Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 5 aprile in un click. La minaccia iraniana e la cronaca italiana
Le notizie in primo piano di oggi, 5 aprile 2014, vedono l’aumentare delle tensioni in Medio Oriente dopo le minacce dell’Iran a Israele. Poi la cronaca in Italia con un incidente tra bus a Roma e il caso Pozzolo.
Minaccia iraniana: chiusa l’ambasciata israeliana a Roma
Misure di sicurezza rafforzate in Italia e nel mondo dopo le minacce di rappresaglia da parte dell’Iran in seguito al raid aereo israeliano in Siria. L’ambasciata israeliana a Roma, insieme ad altre 29 sedi diplomatiche israeliane in tutto il mondo, ha temporaneamente chiuso i battenti per timore di possibili attacchi. La decisione è stata presa per precauzione, in seguito a informazioni di intelligence che indicavano un possibile aumento del rischio di attentati contro obiettivi israeliani. Le minacce iraniane sono arrivate dopo un raid aereo israeliano in Siria che ha colpito un consolato iraniano, causando la morte di sette persone. Oltre all’ambasciata di Roma, sono state chiuse le sedi diplomatiche israeliane in diverse città, tra cui Washington, Londra, Berlino, Parigi e Mosca. Le autorità italiane hanno incrementato le misure di sicurezza presso l’ambasciata israeliana a Roma e in altri luoghi sensibili, intensificando i controlli e le pattuglie.
Roma, scontro tra bus: 7 i feriti
Un violento scontro tra due autobus questa mattina a Roma ha causato il ferimento di sette persone, alcune delle quali in modo grave. L’incidente è avvenuto intorno alle 8:30 in via Cesare Castiglioni, all’altezza di via Sebastiano Vinci, nel quartiere Monte Mario. Secondo una prima ricostruzione, un autobus della linea 998 della TPL avrebbe urtato un autobus della linea 913 dell’Atac, facendolo deragliare e finire sul marciapiede. L’impatto è stato molto violento e ha provocato il panico tra i passeggeri. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze dell’Ares 118, che hanno trasportato i feriti in ospedale. Tra i più gravi, una donna di 31 anni con la sua bambina di due mesi, entrambe trasportate al Policlinico Agostino Gemelli in codice rosso. Altri feriti sono stati portati al Cristo Re, al San Filippo Neri e al Sant’Eugenio. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia di Stato e i vigili del fuoco. L’incidente ha provocato notevoli disagi al traffico nella zona, che è stata chiusa per permettere i soccorsi e i rilievi.
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Caso Pozzolo, chiuse le indagini
La Procura di Biella ha chiuso le indagini sullo sparo che ha Capodanno ha visto coinvolto il deputato di FdI Pozzolo. “Le indagini preliminari espletate hanno avuto a oggetto sia l’assunzione a sommarie informazioni di tutte le persone presenti, sia rilievi e accertamenti di carattere tecnico eseguiti nei locali ove si sono svolti i fatti e sull’arma in sequestro detenuta dall’onorevole Pozzolo”, ha spiegato in una nota la procuratrice di Biella Angela Teresa Camelio. “Nel corso delle indagini preliminari emergeva, che la pistola dalla quale è stato esploso il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico e aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione – ha evidenziato una nota ufficiale -. È emerso, da ultimo, che anche il munizionamento detenuto dall’onorevole al momento dello sparo non poteva essere portato in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiché “espansivo” e, pertanto, rientrante nel munizionamento da guerra”,
