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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 20 febbraio in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 20 febbraio in un click. La situazione in Medio Oriente e non solo

Continuano le manifestazioni per la morte del dissidente russo Navalny, mentre la madre chiede la restituzione del corpo del figlio. Poi Israele e le dichiarazioni sulla presunta fuga del capo di Hamas. Infine, l’inizio del processo sulla morte di Giulio Regeni.

Morte Navalny, la madre chiede il corpo del figlio

“Le chiedo che consegnate immediatamente il corpo di Navalny in modo che io lo possa seppellire in modo appropriato”, afferma Lyudmilla, la madre di Navalny. “Non sono riuscita a vederlo, sono cinque giorni. Non mi restituiranno il corpo o neanche mi diranno dove si trova. Mi rivolgo a lei, Vladimir Putin. Risolvere questa questione dipende solo da lei. Lasciate che io veda mio figlio, infine”, afferma Navalnaya con tono fermo, in un video, in cui parla, vestita di nero e con gli occhiali scuri, davanti alla colonia penale a regime speciale di Kharp dove Aleksei è stato ucciso. Le accuse secondo cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere coinvolto nella morte di Alexei Navalny sono assolutamente infondate e volgari. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Non commentiamo. Naturalmente, si tratta di accuse assolutamente infondate e volgari contro il capo dello Stato russo. Ma dato che Yulia è rimasta vedova solo pochi giorni fa, non commenterò”, ha risposto – secondo quanto riporta la Tass – ad una domanda sul video diffuso da Yulia Navalnaya.

Caso Regeni, al via oggi il processo

Al via oggi il processo ai quattro egiziani ritenuti responsabili della morte di Giulio Regeni. “Oggi è una giornata molto importante”, hanno detto all’Adnkronos Claudio e Paola Regeni, i genitori di Giulio, prima di entrare nella città giudiziaria. “Erano otto anni che aspettavamo questo momento. Finalmente speriamo che questo processo possa partire, sono state sollevate le questioni preliminari che erano già state rigettate in tutte le altre aule e quindi speriamo, dopo la decisione della Corte Costituzionale che rafforza molto la nostra posizione, di poter avere un processo contro chi ha fatto tutto il male del mondo a Giulio”, ha detto l’avvocato Alessandra Ballerini legale, insieme al collega Giacomo Satta, della famiglia Regeni al termine della prima udienza. In aula c’erano i difensori dei quattro 007 egiziani imputati, che hanno sollevato una serie eccezioni preliminari. I giudici scioglieranno la riserva il prossimo 18 marzo.

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Israele nega la notizia della fuga di Sinwar

Israele avrebbe smentito la notizia diffusasi ieri della fuga del leader di Hamas, Sinwar, responsabile dell’attacco del 7 ottobre scorso. “Non siamo a conoscenza di quanto riportato nella notizia”, ha dichiarato un funzionario, citato da Channel 12. “La caccia a Sinwar non si fermerà fino a quando non lo avremo preso, vivo o morto”, aveva detto in quell’occasione il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari.

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Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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