Crollo di Firenze, il procuratore ha detto in conferenza stampa: «In quel cantiere ci siamo trovati davanti a molte criticità»
Il procuratore di Firenze Filippo Spiezia intervenuto in conferenza stampa ha fatto il punto sul crollo avvenuto in un cantiere dell’Esselunga a Firenze. Nelle prime indagini, il procuratore ha evidenziato: «In quel cantiere ci siamo trovati davanti a molte criticità». Poi parla anche di «difficoltà nell’identificazione delle vittime».
Il capo della procura fiorentina spiega che sono «molto complesse le procedure di identificazione per cui saranno necessari gli esami delle impronte digitali e gli esami genetici per abbinare i nomi ai corpi». Dunque, non ci sarebbero ancora certezze sull’identità dell’ultimo lavoratore ancora da recuperare. Ma conferma che alcuni degli operai che lavoravano in quel cantiere erano irregolari. «Detto questo, diverso è il discorso per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quant’altro oggetto di successivi accertamenti».
«Al momento del crollo – ha chiarito il procuratore – erano presenti otto operai che lavoravano per tre imprese diverse». Sulla vicenda è nuovamente intervenuto il sindaco di Firenze Nardella: «Ringrazio nuovamente la Procura di Firenze per il lavoro che sta svolgendo. Le dichiarazioni del procuratore capo Spiezia sono forti e credo che la presenza di alcuni operai irregolari aggiunga ulteriore gravità a una situazione già molto seria». «Aspettiamo di avere ulteriori dettagli dalle indagini, sapendo che noi non possiamo intrometterci, però questo ci fa capire che il tema della sicurezza si intreccia con quella della gestione corretta dell’immigrazione e non possiamo neanche abbassare la guardia su questo fronte».