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Indi Gregory, slitta lo stop alle macchine vitali

Indi Gregory, slitta lo stop alle macchine vitali. L’Alta Corte del Regno Unito si pronuncerà oggi

Ancora qualche ora di vita per la piccola Indi Gregory, la bambina di 8 mesi affetta da una grave forma di sindrome di deplezione mitocondriale a cui i giudici inglesi vogliono staccare i supporti vitali. La famiglia è riuscita ad ottenere un rinvio fino ad oggi, quando si pronuncerà l’Alta Corte del Regno Unito.

Indi ha ottenuto la cittadinanza italiana con un provvedimento “umanitario” di urgenza del governo di Giorgia Meloni, dopo che l’ospedale Bambino Gesù di Roma si è offerto di continuare ad assisterla. Bisogna chiarire, che la bambina sarà ospitata nel Centro di Passoscuro, nel comune di Fiumicino, in cui si trovano bambini che non possono guarire dalla loro malattia: alla piccola si offrirebbero cure palliative.

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Il padre della bambina, ha detto a Tgcom24: “Lei risponde, si muove, si riequilibra, lei ascolta la sua musica, e sta andando molto bene”. Dean Gregory, padre di Indi, ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto molti contrasti con i medici – ricorda – e abbiamo perso la fiducia: sono un poʼ imbarazzato a essere britannico. Quando vedi che in Italia avete coraggio e passione e apprezzate la vita. Vediamo lʼItalia come un angelo custode”.

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Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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