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Iran, dichiarata la morte cerebrale per la 16enne Armita

Iran, dichiarata la morte cerebrale per la 16enne Armita, picchiata per essersi tolta il velo

Armita è la 16enne iraniana che il primo ottobre è stata brutalmente picchiata da una guardia nella metropolitana di Teheran per essersi tolta il velo. Le sue condizioni sono apparse subito disperate e ora i medici avrebbero informato la famiglia che la giovane si trova in “come irreversibile”. La ragazza è ancora ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Fajr nella capitale. 

Fonte: https://twitter.com/DeShindig/status/1714910177986527733/photo/1

Nei giorni scorsi è stata diffusa una clip in cui una funzionaria della polizia morale, Masih Alinejad ammetteva l’aggressione di Armita con queste parole: “Se lo meritava così come gli altri manifestanti che non avrebbero dovuto protestare”. 

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La condizione della donna in Iran è caratterizzata da una serie di discriminazioni e limitazioni, che derivano dalla legge islamica della Sharia, che è la base del sistema giuridico del paese.

  • Obbligo di indossare il velo

Una delle principali discriminazioni subite dalle donne in Iran è l’obbligo di indossare il velo in pubblico. Il velo, o hijab, è un copricapo che copre i capelli, il collo e le spalle. Le donne che non indossano il velo possono essere arrestate e multate.

  • Limitazioni alla libertà di movimento

Le donne in Iran sono anche soggette a limitazioni alla libertà di movimento. Non possono viaggiare all’estero da sole, né possono assistere a manifestazioni sportive negli stadi se giocano degli uomini.

  • Discriminazione nell’istruzione e nel lavoro

Le donne in Iran sono anche discriminate nell’istruzione e nel lavoro. Per esempio, non possono accedere a determinati corsi di studio o a determinati lavori.

  • Discriminazione nella famiglia

Le donne in Iran sono anche discriminate nella famiglia. Per esempio, hanno meno diritti di successione rispetto agli uomini e devono ottenere il permesso del marito per sposarsi o divorziare.

  • Proteste delle donne

Negli ultimi anni, le donne iraniane hanno organizzato diverse proteste per chiedere maggiori diritti e libertà. Queste proteste sono state duramente represse dalle autorità.

  • Tendenze positive

Nonostante le discriminazioni, le donne in Iran stanno progressivamente conquistando maggiori diritti e libertà. Per esempio, il tasso di alfabetizzazione femminile è in aumento e sempre più donne stanno accedendo all’istruzione superiore e al mercato del lavoro.

Foto di Amr da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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