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Granada, le conclusioni di Giorgia Meloni su Ucraina e Immigrazione clandestina

Granada, ecco le conclusioni di Giorgia Meloni sul conflitto in Ucraina e Immigrazione clandestina. L’incontro con Zelensky

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi a margine del Vertice della Comunità Politica Europea di Granada un cordiale incontro con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il Presidente Meloni ha confermato il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del Governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva.

Il Presidente Zelensky ha ringraziato il Presidente del Consiglio e il Governo italiano per il supporto da sempre assicurato alle Istituzioni e alle popolazioni ucraine. I due leader hanno discusso anche di come garantire sostegno in tema di iniziativa sul grano a favore dei paesi africani che stanno affrontando una crescente crisi alimentare.

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Il Consiglio europeo si è concluso ieri con una dichiarazione di 27 Paesi approvata all’unanimità in tutte le sue parti tranne che in quella relativa ai migranti a causa del veto di Polonia e Ungheria. E’ stata sostituita da una dichiarazione “separata” del presidente del Consiglio Ue Charles Michel: “La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea. La migrazione irregolare deve essere affrontata immediatamente e in modo determinato. Non permetteremo ai trafficanti di decidere chi entra nella Ue”.

Il no di Polonia e Ungheria “è una posizione che comprendo perfettamente, ma non pregiudica il lavoro che stiamo facendo” a livello europeo, ha sottolineato Meloni parlando con i giornalisti a conclusione lavori. “L’Italia ha votato il Patto migrazione e asilo, perché le nuove regole sono per noi migliori delle precedenti. Ma io non ho portato questa come priorità. Finché continuiamo a parlare di come distribuiamo queste persone all’interno dell’Ue non solo produciamo un pull factor, cioè un richiamo, ma soprattutto nessuno può pensare di risolvere il problema in casa sua scaricandolo su un altro”. 

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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