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Concluso il G20, ecco le dichiarazioni di Giorgia Meloni

Concluso il G20 di New Delhi, ecco le dichiarazioni di Giorgia Meloni pronunciate nel punto stampa

Si è concluso il G20 di New Delhi con l’accordo di tutti gli stati membri. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma che è divenuto possibile grazie all’attenta diplomazia degli sherpa dei vari paesi. Modi ha passato il testimone, anzi il martelletto di legno delle riunioni, al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, chiudendo il G20 di New Delhi e la guida di turno indiana.

Nella conferenza stampa, Giorgia Meloni ha detto: “Il successo della Presidenza indiana di questa edizione del foro era strategico anche rispetto al contesto internazionale che stiamo affrontando, particolarmente con l’aggressione russa all’Ucraina, per non aiutare quel racconto interessato che vorrebbe un Occidente diviso dal resto del mondo. Noi abbiamo dimostrato che siamo attenti alle esigenze dei Paesi del Sud, che non vogliamo contrapposizioni tra i Paesi del Nord e quelli del Sud”.

Sull’accordo per la dichiarazione finale, ha detto la Meloni: “Noi abbiamo lavorato insieme alla Presidenza indiana per una dichiarazione che in particolare avesse un riferimento preciso, specifico all’Ucraina. Era questo il risultato chiaramente più complesso, non era un risultato scontato, particolarmente se si tiene in considerazione il fatto che le ministeriali che hanno preparato il G20 sono tutte quante uscite senza una dichiarazione finale. Chiaramente è una dichiarazione di compromesso, ma io lo considero comunque molto importante nell’attuale contesto. Chi ha seguito le negoziazioni sa che è stato un lavoro lungo, che è stato un lavoro difficile, nel quale si è riusciti alla fine a comporre questa dichiarazione finale accompagnando Paese per Paese. E io davvero considero che questo sia un elemento molto importante”.

Poi si sofferma sui temi affrontati: “Penso al fatto che abbiamo ottenuto riferimenti concreti, per esempio, alle questioni migratorie, in linea con quello che è il processo di Roma – la nostra Conferenza sullo sviluppo e le migrazioni – e quindi riferimenti alla necessità di combattere l’immigrazione illegale, i trafficanti di esseri umani, a favorire invece percorsi di migrazione legale, a favorire la cooperazione su questa materia tra i Paesi di provenienza, di transito e di approdo e l’impegno ad affrontare la materia anche nelle future edizioni del G20”. 

“E poi – continua la premier – quello che riguarda i temi della neutralità climatica, la questione delle banche multilaterali di sviluppo che devono essere più vicine ai Paesi a basso reddito, in particolare in Africa. L’Africa, anche grazie al ruolo italiano, anche grazie all’attenzione italiana, è stata centrale in questo Vertice, per l’adesione chiaramente come membro permanente dell’Unione africana nel G20, opzione che l’Italia era stata tra le primissime nazioni a sostenere con forza. Quindi chiaramente lo consideriamo anche un nostro successo: non a caso l’Africa è stata anche al centro del mio intervento nella sessione plenaria di ieri e abbiamo, a margine della sessione plenaria, anche partecipato a una riunione organizzata tra i Leader dell’Unione europea e quelli africani che erano presenti”.

Tanti altri i temi trattati, tra cui quello dell’Intelligenza artificiale. Ha detto la presidente del Consiglio italiano: “Il tema dell’intelligenza artificiale è un tema che io credo debba vedere una maggiore concentrazione da parte dei Leader mondiali. Io l’ho detto con franchezza oggi: lo sviluppo della tecnologia sta correndo molto velocemente, non ho sempre l’impressione che la nostra capacità di governare i processi corra altrettanto velocemente. Però, se da una parte noi dobbiamo chiaramente ottimizzare il valore aggiunto che le nuove tecnologie possono portare, dall’altro non possiamo non considerare adeguatamente l’impatto che quelle nuove tecnologie possono avere sulle nostre società, particolarmente quando si parla di intelligenza artificiale. Perché noi eravamo abituati a un progresso che serviva a ottimizzare le competenze umane, oggi rischiamo di trovarci di fronte a un progresso che sostituisce le competenze umane. Per carità, questo è accaduto anche in passato, ma mentre in passato accadeva che i lavori fisici venissero sostituiti e che quindi gli uomini potessero concentrarsi più su lavori di concetto e di organizzazione, oggi è proprio l’intelletto che rischia di essere sostituito e questo avrebbe un impatto pesantissimo anche sui lavori ad alto livello professionale. È una riflessione che merita concentrazione e che merita velocità”. 

 

 

Fonte immagine: https://www.governo.it/it/media/il-presidente-meloni-india-il-vertice-g20/23494

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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