Home » Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie dell’8 settembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie dell’8 settembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie dell’8 settembre in un click. Il processo sulla morte di Saman Abbas e le altre notizie

Shabbar Abbas in aula chiede giustizia per la figlia

Shabbar Abbas, il padre di Saman è comparso in Aula nel processo sulla morte della giovane. Ha detto di non sapere chi ha ucciso la figlia e chiede giustizia per la sua morte. Ha detto di non essere mai stato contro il matrimonio con Saqib, ma di aver saputo dalla sua famiglia che il giovane era già promesso ad un’altra donna e che non avrebbe mai sposato sua figlia. Sulla fuga in Pakistan e sulla moglie, ancora latitante, ha detto: “Ero in Pakistan con mia moglie, siamo partiti insieme, ma non  è vero che non avevo programmato il ritorno in Italia. Quando si è presentata la polizia a casa – ha raccontato – io ero fuori, in un campo, mia moglie all’interno. Sono stato arrestato, portato in carcere e da quel momento non ho più avuto alcun rapporto né con mia moglie, né con nessun altro familiare, non ho più potuto parlare con nessuno”. 

Decreto giustizia, Patriciello: “il decreto non affronta tutti i problemi”

“Abbiamo avuto questo decreto, certamente poteva essere fatto meglio, non affronta tutti i problemi: il fatto stesso che la pornografia non abbia trovato posto mi ha fatto molto soffrire perché per chi conosce la realtà, questa realtà, sa molto bene che quando la famiglia abdica alla fatica dell’educazione ci pensa la strada e ci pensano i telefonini”, ha detto a Sky TG24 don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, commentando il decreto sui recenti fatti di cronaca. Ha poi aggiunto: “Se i ragazzini si sono alimentati di pornografia fin dalla loro tenerissima età, allora poi di cosa ci meravigliamo? Intanto la pornografia l’hanno prodotta, l’hanno venduta, l’hanno voluta e utilizzata gli adulti. Allora il problema di questi bambini chiama in causa gli adulti, siamo noi sul banco degli imputati, non i bambini. La domanda che ci facciamo è dove stavano i genitori? Dove stavano le istituzioni?” Infine, conclude: “A Caivano non c’è nulla. Quando c’è stato il terremoto dell’Irpinia nel ’80 si sono prese le famiglie povere di quei luoghi e ammassate qui. In questi luoghi non c’è nulla, nemmeno la fermata dell’autobus, non c’è una farmacia. Niente. C’è la Chiesa, la scuola e la caserma dei carabinieri, che in un anno ha fatto 200 arresti, ma la realtà non è fatta solo di arresti, ci vuole un supporto alle famiglie”.

Leggi anche: MELONI SULLE DICHIARAZIONI DI GIAMBRUNO: «NON RITENGO DI DOVER ESSERE IO A DIRGLI QUEL CHE DEVE DIRE…»

Roma, coppia di irlandesi uccisi mentre attraversavano la strada

E’ risultato positivo al narcotest l’uomo che giovedì 7 settembre ha investito e ucciso i due turisti irlandesi sessantenni Mary e Paul O’Reilly, che stavano attraversavano la Colombo sulle strisce pedonali. Quindi le condizioni del guidatore erano sicuramente alterate. Arrivano, però, anche le verifiche sulla dinamica dell’incidente. Al momento dell’impatto, i due coniugi sembra stessero cercando di attraversare lo spartitraffico centrale, dove la visibilità è compromessa anche a causa della vegetazione al centro della corsia. Inoltre, ci solo conferme sul semaforo: era rosso per i pedoni al momento del passaggio dell’automobilista.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto