Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 5 settembre in un click. Il femminicidio di Roma e il blitz di Caivano
Giorgia Meloni lo aveva annunciato e oggi è partita a Caivano l’attività di bonifica contro la criminalità. A Roma un nuovo femminicidio, ecco gli ultimi dettagli sulla morte di Rossella Nappini. Infine, il report di Unicef sulle morti infantili causate dall’inquinamento atmosferico.
Caivano, maxi blitz delle forze dell’ordine contro la criminalità
Giorgia Meloni nella sua visita a Caivano aveva promesso la bonifica dalla criminalità e oggi, 5 settembre, un maxi blitz è stato messo in atto. Oltre 400 uomini delle forze dell’ordine sono scese in campo per identificare soggetti, sequestrare mezzi e armi. Individuata e sequestrata una busta contenente 30mila euro probabilmente frutto di attività illecite. Sono stati poi trovati altri soldi per un valore che arriva a 44mila euro. Perquisito un appartamento abbandonato e trasformato in una piazza di spaccio, al cui interno c’era materiale utile al confezionamento della droga. I militari hanno scoperto anche una molotov e 150 proiettili per kalashnikov. Tre persone sono state denunciate e decine di auto e mezzi sequestrati. Giorgia Meloni ha commentato il blitz: “E’ iniziata la bonifica, mai più zone franche”.
Femminicidio di Roma, arrestato un marocchino di 45 anni
Rossella Nappili è stata uccisa con almeno 20 coltellate. Il sospettato è stato fermato nella serata di ieri e sarebbe un marocchino di 45 anni, con cui la donna avrebbe avuto una relazione sentimentale in passato e che probabilmente non avrebbe accettato la conclusione del rapporto. In un primo momento, i sospettati erano 4, tra cui il padre dei figli della vittima, ma in breve tempo i militari hanno individuato il possibile responsabile, che attualmente si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Si cerca anche l’arma del delitto e si analizzano le immagini delle telecamere di sicurezza della zona. La sorella della vittima, Monica Nappini, ha scritto sui social: “Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti, una cosa è certa starai vicino a papà come volevi. RIP sorellina mia”.
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Unicef: l’inquinamento uccide 90 neonati a settimana
In un Policy Brief pubblicato dall’Unicef lancia l’allarme sull’inquinamento atmosferico, che provoca la morte di 90 neonati a settimana in Europa e Asia centrale. “Quando si tratta di inquinamento atmosferico, i polmoni più piccoli sono quelli che pagano il prezzo più alto, e questo provoca danni alla salute e allo sviluppo dei bambini, a volte costando loro la vita”, ha detto Regina de Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale. “Ridurre gli inquinanti atmosferici e l’esposizione dei bambini all’aria tossica è fondamentale per proteggere la loro salute”, ha poi aggiunto. Nel documento si evidenzia che “i bambini esposti all’inquinamento atmosferico corrono un rischio maggiore di gravi problemi di salute, tra cui infezioni respiratorie acute come la polmonite, particolarmente pericolose per i neonati e i bambini piccoli. Respirare aria inquinata provoca danni di lunga durata ai polmoni dei bambini, con conseguente aumento del rischio di asma e di malattie respiratorie e cardiovascolari croniche, compreso il cancro”.