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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 2 settembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 2 settembre in un click. L’incidente ferroviario di Brandizzo e molto altro

Il primo fine settimana di settembre si apre con l’aggiornamento sul tragico incidente ferroviario di Brandizzo e le dichiarazioni di uno dei due indagati. Poi a tener banco sono le dichiarazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica. infine, di rilievo le parole di Papa Francesco nel suo primo viaggio in Mongolia.

Brandizzo, il racconto di uno degli indagati

Secondo quanto riportato da La Stampa, uno degli indagati per l’incidente ferroviario di Brandizzo, Antonio Massa, 49 anni, ha detto al pm: “Ho schiantato cinque vite, penso solo a quei ragazzi“. L’uomo sembra fosse convinto che il treno fosse già passato. Quindi si tratterebbe di una fatalità, che però non esclude il dolo.

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Strage di Ustica, ecco le parole di Giuliano Amato

Secondo quanto dichiarato in una intervista a La Repubblica, l’ex premier Giuliano Amato, ha indicato la Francia come responsabile dell’abbattimento del Dc9 italiano. «Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione e il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico: l’esercitazione era una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario», ha detto Amato, che ha aggiunto: Gheddafi fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig libico finì per colpire il Dc9 dell’Itavia. L’ipotesi più accreditata è che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese partito da una portaerei al largo della costa meridionale della Corsica o dalla base militare di Solenzara, quella sera molto trafficata la Francia su questo non ha mai fatto luce».

Papa Francesco in Mongolia esorta alla Pace

Papa Francesco sta trascorrendo il suo secondo giorno in Mongolia, la prima volta di un pontefice nel paese asiatico. “Vengo qui come un pellegrino di amicizia” che “giunge in punta di piedi”, ha detto Francesco alle autorità e al corpo diplomatico, portando con sé in dono il facsimile della lettera che il Gran Khan inviò a Papa Innocenzo IV quasi 800 anni fa. “Sono onorato di essere qui, felice di aver viaggiato verso questa terra affascinante e vasta, verso questo popolo che ben conosce il significato e il valore del cammino. Lo rivelano le sue dimore tradizionali, le ‘ger’, bellissime case itineranti. Immagino di entrare per la prima volta, con rispetto ed emozione, in una di queste tende circolari che punteggiano la maestosa terra mongola, per incontrarvi e conoscervi meglio”, ha detto il Papa. “Se le moderne relazioni diplomatiche tra la Mongolia e la Santa Sede sono recenti, ben più indietro nel tempo, esattamente 777 anni fa, proprio tra la fine di agosto e l’inizio di settembre del 1246, Fra Giovanni di Pian del Carpine, inviato papale, visitò Guyug, il terzo imperatore mongolo, e presentò al Gran Khan la lettera ufficiale di Papa Innocenzo IV“, ha ricordato Francesco. “Poco dopo fu redatta e tradotta in varie lingue la lettera di risposta, timbrata con il sigillo del Gran Khan in caratteri mongoli tradizionali – ha sottolineato – Essa è conservata nella Biblioteca Vaticana e oggi ho l’onore di porgervene una copia autenticata, eseguita con le tecniche più avanzate per garantirne la migliore qualità possibile. Possa essere segno di un’amicizia antica che cresce e si rinnova“. Poi l’esortazione alla pace: “Voglia il Cielo che sulla Terra, devastata da troppi conflitti, si ricreino anche oggi, nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella che un tempo fu la ‘pax mongolica’, cioè l’assenza di conflitti”. 

Foto di Günther Simmermacher da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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