Detenuta si fa morire di fame in carcere. Il garante: “nessuno ci ha informati”. L’accaduto in un carcere di Torino
Una donna di origini nigeriane, Susan John, 43enne madre di due bambini e residente a Torino, si è lasciata morire di fame. La donna, che stava scontando una pena il cui termine era previsto ad ottobre 2030, non toccava cibo e acqua dallo scorso 22 luglio.
La vicenda è avvenuta nella sezione femminile del carcere di Torino, dove si registrato un suicidio di un’altra detenuta poche ore dopo. Monica Cristina Gallo, garante comunale per i diritti dei detenuti a Torino, ha dichiarato: «Sono rammaricata, ma dal carcere non ci sono mai giunte segnalazioni relative al caso di questa persona. I nostri contatti sono regolari eppure nessuno ci aveva informato. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla. Però, almeno, avremmo potuto attivare le nostre procedure e tentare qualcosa». «Provo rammarico – conclude Gallo – perché le informazioni, in chiave preventiva, andrebbero scambiate. Credo che sia il minimo. Si tratta di salvare delle vite».
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Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice Ilaria Cucchi: «Questa è una tragedia che non può essere tollerata in un Paese che si professa civile e democratico. Una morte di cui comunque è responsabile lo Stato che aveva in custodia la vita della vittima. Non capisco cosa c’entrano in questo i sindacati degli agenti. Chiedo venga fatta chiarezza anche per questo».