Iran, morto 30enne dopo giorni di torture e venti di coma. Aveva studiato farmacia all’università di Bologna
Si chiamava Mehdi Zare Ashkzari, aveva poco più di 30 anni e dopo 20 giorni di coma sopraggiunto a seguito delle torture subite in carcere in Iran è morto.
Il giovane nel 2015 aveva studiato Farmacia a Bologna, lavorando nella pizzeria d’asporto Ciao per mantenersi gli studi. Circa due anni fa era tornato a Yazd, nell’Iran centrale, per la morte della madre e negli ultimi mesi aveva preso parte alle proteste del movimento Donne Vita Libertà.
A dare la notizia della sua morte è stato il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury, al quotidiano Domani, denunciando che il giovane ha subito torture «al punto che dopo 20 giorni di coma è morto».
La tragica morte di Mehdi è stata ricordata anche alla Marcia della Pace che si è tenuta domenica pomeriggio a Bologna: «Da Bologna mandiamo un pensiero molto forte alla famiglia di Mehdi Zare Ashkzari, torturato e morto in Iran dopo 20 giorni in coma. A tutta quella popolazione che lotta per quella libertà di donne e uomini in Iran. Mandiamo un forte abbraccio di fratellanza e sorellanza alla comunità iraniana che vedo qui» ha detto la vicesindaca Emily Clancy.
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Anche la professoressa Rita Monticelli, coordinatrice del Master Gemma, lo stesso frequentato da Patrick Zaki, ha detto: «Abbiamo appreso con dolore e profondo sconcerto da Amnesty International che un nostro studente iraniano, Mehdi Zare Ashkzari, che aveva studiato farmacia a Bologna, è morto a seguito di torture in Iran. Sembra fosse andato a trovare la madre in fin di vita. Esprimiamo tutta la nostra indignazione, sconcerto e dolore con lui e per tutti gli studenti iraniani che hanno perso la vita per la libertà di tutti. L’università e la città di Bologna continueranno a chiedere giustizia e l’intervento delle istituzioni».