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Il papa emerito, Benedetto XVI, è morto. I funerali il 5 gennaio

Il papa emerito, Benedetto XVI, è morto. I funerali il 5 gennaio, mentre da lunedì 2 gennaio la salma sarà esposta in San Pietro

Il papa emerito, Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, è morto dopo un aggravamento delle sue condizioni di salute. A darne l’annuncio è stato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni: “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”.

Dalla mattina di lunedì 2 gennaio, la salma del Papa emerito sarà esposta nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli. Mentre giovedì 5 gennaio, alle 9.30, si terranno i funerali in Piazza San Pietro presieduti dal Santo Padre Francesco. Sempre il direttore Bruni fa sapere che “il Papa emerito ha chiesto che tutto fosse improntato alla semplicità (come ha vissuto). Bruni ha reso noto pure che Benedetto ha ricevuto l’Unzione degli infermi mercoledì scorso al termine della Messa nel Monastero e alla presenza delle Memores Domini, che da anni lo assistono quotidianamente.”

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Le ultime parole di Papa Benedetto risalgono al 6 febbraio, in cui rese pubblica una lettera in cui dichiarava l’intenzione di rispondere alle accuse di aver coperto gli abusi nella chiesa tedesca. In particolare, un passaggio della lettera sembra il suo testamento spirituale, una sorta di profezia e riflessione sulla morte:

«Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e paura, sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato (Paraclito). In vista dell’ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell’essere cristiano. L’essere cristiano mi dona la conoscenza, di più, l’amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte. In proposito mi ritorna di continuo in mente quello che Giovanni racconta all’inizio dell’Apocalisse: egli vede il Figlio dell’uomo in tutta la sua grandezza e cade ai suoi piedi come morto. Ma Egli, posando su di lui la destra, gli dice: “Non temere! Sono io…” (cfr. Ap 1,12-17). Cari amici, con questi sentimenti vi benedico tutti. Benedetto XVI»

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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