Home » E’ morto a 94 anni Lou Ottens, l’inventore delle musicassette

E’ morto a 94 anni Lou Ottens, l’inventore delle musicassette

L’inventore del primo oggetto con cui è stato possibile fruire della musica ovunque si andasse è morto oggi, all’età di 94 anni

Si è spento Lou Ottens, l’inventore delle musicassette, oggetto oggi in disuso ma che ha rivoluzionato la fruizione della musica nelle vite a livello mondiale.

L’ingegnere si era inventato un congegno piccolo fatto di due nastri che si rotolavano a vicenda a giro tra loro, contenuti in una piccola scatolina di dimensioni rettangolari che ha preso il nome di musicassette. Negli anni le musicassette sono diventate colorate e utilissime non solo per ascoltare musica ma anche per registrare. La musicassetta ha permesso negli anni di poter fruire delle canzoni che più piacevano usando comodamente un altro oggetto, anche oggi non più utilizzato, ossia il walkman.

L’ingegnere olandese e rivoluzionario inventore Lou Ottens è morto all’età di 94 anni nella sua casa di Duizel sabato scorso, 6 marzo. Lou Ottens iniziò a lavorare per la Philips nel 1953. Sette anni dopo ha ottenuto un’importante promozione all’interno dell’azienda e ha progettato insieme al suo team il primo registratore portatile al mondo.

In seguito ha avuto l’idea dell’audiocassetta di cui si conta la vendita di oltre 100 miliardi di esemplari. Dopo questa invenzione, Ottens ha continuato le sue ricerche diventando direttore tecnico della Philips e ha preso parte anche allo sviluppo del compact disc in collaborazione con la Sony. Tutto ciò accadde nel 1979.

È davvero interessante notare come questo supporto, in breve, è riuscito a sostituire il vinile e la cassetta che oggi è tornata in auge tra i collezionisti proprio come il vinile. Dati alla mano, lo scorso anno, solo in Gran Bretagna, le vendite di audiocassette hanno segnato un +103% rispetto al 2019. Non solo, ma la vendita di audiocassette è stata collegata agli album di artisti nuovi quali “Chromatica” di Lady Gaga, “CALM” dei 5 Seconds of Summer, “Weird” di Yungblud e “Notes on a Conditional Form” dei The 1975.

admindaily

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto