Ci potranno essere delle deroghe
Manca sempre meno al nuovo decreto legge del 3 dicembre, data in cui termineranno i provvedimenti varati circa un mese fa che hanno portato alla suddivisione dell’Italia in aree diverse in base alla situazione epidemiologica.
Confermato il coprifuoco anche nei giorni festivi, sia a Natale che a Capodanno dalle ore 22 evitando così il più possibile assembramenti.
La conferma è arrivata dalle parole del Ministro della Salute Roberto Speranza che a “Live Non è la D’Urso” ha affermato: “È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di iniziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentirà di piegare la curva. Quindi penso proprio di sì“.
Inevitabilmente, dopo le polemiche e le parole del Ministro Boccia anche la messa di Natale dovrà essere anticipata.
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Nessun via libera, invece, allo spostamento tra regioni nemmeno tra quelle di aria gialla. Secondo “Corriere della Sera” il divieto sarà in vigore a partire da una settimana prima di Natale, attorno al 18 – 19 dicembre e dovrebbe rimanere in vigore fino al 6 gennaio.
Saranno però previste delle deroghe: oltre la facoltà, sempre presente di ritornare al proprio domicilio e luogo di residenza, si parla della possibilità di raggiungere un parente anziano solo, della chance per gli studenti fuori sede di tornare a casa (qualora abbiano un diverso domicilio o residenza), o di poter far riunire coniugi o conviventi.
Diversa questione per chi tornerà dall’estero: il Governo vorrebbe introdurre la quarantena obbligatoria per tutti i paesi e non solo per quelli in cui rimarranno aperti gli impianti sciistici (argomento che tiene banco in tutta Europa).