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L’omelia durante i funerali di Gaia e Camilla: “Il senso della vita non è bere e fumare”

“Ci sentiamo onnipotenti, eppure brancoliamo nel buio”, le dure e veritiere parole del parroco don Gianni Matteo Botto

Sono state dure le parole di don Gianni Matteo Botto. E terribilmente veritiere.

Siamo abituati a vivere tra tecnologie e innovazione eppure brancoliamo nel buio ed è quello su cui dobbiamo riflettere: su questa ora buia“. Così ha esordito il parroco don Gianni Matteo Botto nel corso dell’omelia ai funerali di Gaia e Camilla, sottolineando “da giorni ci chiediamo il perché. Ci
interroghiamo sull’insensatezza di quanto accaduto. Brancoliamo nel buio. Ecco quello di oggi é il grande abbraccio che diamo ai genitori di Gaia e Camilla, in questa ora così buia”.

«Siamo abituati a vivere tra tecnologie e innovazione eppure brancoliamo nel buio ed è quello su cui dobbiamo riflettere: su questa ora buia». «Qual è il senso della vita? Oggi siamo tutti un po’ palloni gonfiati, non rispettiamo le regole, abbiamo difficoltà a obbedire. Siamo ‘liberi’. Ma cos’è la libertà? Guidare ubriachi? È questa la libertà? Ci sentiamo tutti padri eterni. Così la vita è vuota finisce e non lascia traccia». «Il senso della vita – ha poi sottolineato – non è bere e fumare ma amarci l’un l’altro».
Il senso della vita, lo aveva chiesto giorni fa Camilla alla sua famiglia. Ecco, magari quando sei sbronzo o sei fatto ti metti a guidare? Questa è la vita? In fondo ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire le regole base della convivenza. Ci riscopriamo tutti un po’ palloni gonfiati. Il senso della vita non è bere e fumare”.

admindaily

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L’omelia durante i funerali di Gaia e Camilla: “Il senso della vita non è bere e fumare”

“Ci sentiamo onnipotenti, eppure brancoliamo nel buio”, le dure e veritiere parole del parroco don Gianni Matteo Botto

Sono state dure le parole di don Gianni Matteo Botto. E terribilmente veritiere.

Siamo abituati a vivere tra tecnologie e innovazione eppure brancoliamo nel buio ed è quello su cui dobbiamo riflettere: su questa ora buia“. Così ha esordito il parroco don Gianni Matteo Botto nel corso dell’omelia ai funerali di Gaia e Camilla, sottolineando “da giorni ci chiediamo il perché. Ci
interroghiamo sull’insensatezza di quanto accaduto. Brancoliamo nel buio. Ecco quello di oggi é il grande abbraccio che diamo ai genitori di Gaia e Camilla, in questa ora così buia”.

«Siamo abituati a vivere tra tecnologie e innovazione eppure brancoliamo nel buio ed è quello su cui dobbiamo riflettere: su questa ora buia». «Qual è il senso della vita? Oggi siamo tutti un po’ palloni gonfiati, non rispettiamo le regole, abbiamo difficoltà a obbedire. Siamo ‘liberi’. Ma cos’è la libertà? Guidare ubriachi? È questa la libertà? Ci sentiamo tutti padri eterni. Così la vita è vuota finisce e non lascia traccia». «Il senso della vita – ha poi sottolineato – non è bere e fumare ma amarci l’un l’altro».
Il senso della vita, lo aveva chiesto giorni fa Camilla alla sua famiglia. Ecco, magari quando sei sbronzo o sei fatto ti metti a guidare? Questa è la vita? In fondo ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire le regole base della convivenza. Ci riscopriamo tutti un po’ palloni gonfiati. Il senso della vita non è bere e fumare”.

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