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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 3 giugno in un click 

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 3 giugno in un click. Le ultime da Israele e la cronaca

La settimana si apre con l’accettazione da parte di Hamas delle condizioni di tregua suggerita dagli Stati Uniti. Poi la cronaca con le ultime dalla tragedia del Natisone e le novità sulla guida in stato di ebrezza.

Hamas accetta le condizioni Usa per la tregua

“Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele”, lo ha annunciato il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry, in visita a Madrid.

“La proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di scambio di prigionieri e detenuti deve essere accettata. Le prime dichiarazioni di Hamas indicano che ha accolto positivamente la proposta di accordo e ora aspettiamo la risposta israeliana”, ha detto Shoukry durante una conferenza stampa con il suo omologo spagnolo. “La guerra nella Striscia di Gaza espone la regione al caos e le pratiche di israele violano il diritto internazionale”. Il ministro egiziano ha apprezzato “la posizione della Spagna a favore della causa palestinese, soprattutto dopo il riconoscimento dello Stato di Palestina”. 

“Dobbiamo rispettare le regole del diritto internazionale, rispettare le decisioni della Corte internazionale di giustizia e preservare il sistema di azione multilaterale internazionale”, ha aggiunto, nella consapevolezza che “la guerra nella Striscia di Gaza ha avuto ripercussioni catastrofiche sul popolo palestinese” fino a rendere il territorio “invivibile”. “Speriamo di risolvere la causa palestinese sulla base della soluzione dei due Stati e della creazione di uno stato palestinese ai confini del 1967 con Gerusalemme-Est come capitale”. “La posizione egiziana è chiara nel respingere la presenza israeliana sul lato palestinese del valico di Rafah”, ha proseguito, precisando che “il trattato di pace con Israele è importante e va rispettato” e che “è difficile ripristinare il valico di Rafah senza un’amministrazione palestinese dall’altra parte”.  

Il premier Benyamin Netanyhau ha confermato che “l’accordo proposto include un cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi”. Parlando alla commissione Affari esteri della Knesset il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto di non essere d’accordo sulla fine della guerra come parte dell’intesa per il rilascio degli ostaggi, definendo “parziale” lo schema di accordo arrivato dagli Stati Uniti. Lo riporta Ynet. “Lo schema presentato da Biden è parziale. La guerra verrà fermata per la restituzione degli ostaggi e poi si procederà con la discussione – ha spiegato Netanyahu – Ci sono altri dettagli che il presidente degli Stati Uniti non ha presentato al pubblico”. Poi, citato dai media, ha precisato che “la guerra verrà fermata allo scopo di restituire i sequestrati e poi discuteremo”. 

Natisone, continuano le ricerche di Cristian

Dopo il recupero delle due amiche Patrizia e Bianca travolte dalla piena del Natisone, si continua a cercare Cristian, il 25 enne scomparso nelle acque gelide e che si spera sia ancora in vita. Da quanto si è appreso, saranno anche analizzate le tempistiche dei soccorsi, non per indagare qualcuno – è già stata accertata la correttezza dei protocolli – quanto piuttosto per rendere ancora più efficaci i futuri coordinamenti, visto che il primo allarme ha fatto alzare in volo Drago, il velivolo dei vigili del fuoco di Venezia, località molto distante dal luogo della disgrazia. 

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Bastano “elementi obiettivi e sintomatici” come testimonianze, odore di alcol e difficoltà di risposta alle domande per decretare lo stato di ebbrezza di una persona. La storica sentenza della Corte di Cassazione del 3 giugno 2024 segna un punto di svolta nella giurisprudenza italiana in materia di guida in stato di ebbrezza. Secondo la nuova interpretazione, per dimostrare l’ubriachezza di un automobilista non è più necessario il test del etilometro, comunemente conosciuto come alcoltest. D’ora in poi, saranno sufficienti “elementi obiettivi e sintomatici” per accertare lo stato di ebbrezza. Tra questi, le testimonianze degli agenti di polizia intervenuti sul posto, l’odore di alcol proveniente dal conducente o dal veicolo, e le difficoltà da parte del guidatore nel rispondere alle domande o nel compiere semplici prove coordinate. La Cassazione ha spiegato che l’alcoltest, seppur utile, non rappresenta l’unico strumento per valutare l’ubriachezza. In alcuni casi, il test potrebbe risultare negativo a causa di un metabolismo veloce o di un basso quantitativo di alcol assunto. Tuttavia, ciò non esclude che il conducente sia comunque in uno stato di alterazione tale da compromettere la sua capacità di guida. La nuova sentenza apre a scenari potenzialmente significativi. Da un lato, potrebbe facilitare il lavoro delle forze dell’ordine nel contestare le violazioni, dall’altro, potrebbe aumentare il margine di discrezionalità nella valutazione dello stato di ebbrezza.

Fonte immagine: https://x.com/netanyahu/status/1793680153861566529/photo/1

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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